Chiusura anticipata bar in centro Bitonci: "Campo libero ai balordi"
Protestano contro gli orari ridotti i locali delle piazze storiche di Padova. L'assenza di esercizi aperti dopo mezzanotte favorirebbe il commercio abusivo di alcolici. Il candidato sindaco della Lega Nord critica la giunta
La chiusura anticipata dei locali del centro storico di Padova favorirebbe attività commerciali non autorizzate, schiamazzi e vandalismo. A dichiararlo, alcuni pubblici esercenti, che lamentano come il provvedimento starebbe accentuando il degrado della città e ostacolando chi invece lavora onestamente. Massimo Bitonci, candidato sindaco con Lega Nord alle prossime elezioni comunali, punta il dito contro l'attuale amministrazione.
I LOCALI. "La chiusura obbligata di bar e ristoranti a mezzanotte è dannosa: incentiva il degrado e la criminalità perché viene a mancare il controllo passivo esercitato dalle persone per bene. È una presa in giro di chi, fra i pubblici esercenti, è strozzato da tasse e affitti sempre più alti, e costretto a chiudere anticipatamente, per dare spazio a soggetti che agiscono fuori dalla regole del mercato e della legalità. Non solo: con i bar aperti e le persone sedute ai tavolini, finirebbero schiamazzi e devastazioni ai danni di abitazioni private e auto, che sono invece all'ordine del giorno nelle piazze storiche del centro". Lo dichiarano in una nota congiunta Stefano Badole, Andrea Goldin e Paolo Pisani, titolari di esercizi commerciali a Padova, che appoggiano la candidatura di Bitonci.
CANDIDATO SINDACO. Della stessa stregua le parole di Bitonci: "Invece di promuovere forme di aggregazione e socialità responsabile le politiche ottuse della giunta Rossi-Zanonato finiscono per dare campo libero a maleducati, spacciatori e balordi di ogni genere. A spese dei residenti e di chi vorrebbe lavorare onestamente, ma non può."
