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Cronaca

Bar da Mario "all'asta", studenti in rivolta: "Non è un semplice locale, non si tocca"

Si trova nel cuore del palazzo del Bo e per tutti è una vera e propria istituzione. Una piccola bottega che ha visto passare generazioni di laureandi dell'Università di Padova

Dalla fine degli anni Sessanta, questa piccola bottega è il cuore della goliardia patavina e della sua orchestra polifonica. Mario Sensi, principe del Bo con feluca (il tipico cappello goliardico) e medaglia d’oro, ha visto 58 generazioni di studenti passare per il suo locale. Stiamo parlando del bar da Mario: non un semplice locale ma una vera e propria istituzione che ora rischia di non esserci più.

BANDO. L'8 agosto scorso è stato pubblicato un bando sul sito dell'università per la concessione dei locali: offerta al rialzo, a partire da un canone di affitto minimo di mille euro al mese. Tra i requisiti, viene indicato un fatturato non inferiore ai 24 mila euro l'anno negli ultimi tre anni. Lo storico gestore Mario Sensi ha sottoscritto il contratto moltissimi anni fa, per una cifra concordata ancora in lire, ora, con gli aggiornamenti Istat, l'ateneo deve rimodulare il canone.

SALVIAMO IL BAR. Nonostante il periodo estivo che tiene lontani gli studenti dai libri, e quindi dal Bo, in poco tempo è nato sui social il gruppo "Salviamo il Bar da Mario al Bo". "La mobilitazione che si è deciso di avviare - spiega il tribuno Marco Vercellio - potrà essere preziosissima, nel caso in cui il bando dovesse avere risvolti differenti, ed essere il preludio di una strenua resistenza ad una drammatica scelta delle istituzioni universitarie, che in quel caso incontrerebbero la più forte e netta opposizione da parte del Tribunato degli Studenti e di tutte le altre associazioni universitarie sentite fino a questo momento sul tema."
 

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