
Bassa Padovana, approvato ddl sul blocco alle trivellazioni d’idrocarburi
Proposto un progetto legislativo per terminare le estrazioni di fluidi tra Polesine e Bassa Padovana. Scandagliare il sottosuolo comporta le subsidenze, eventi che causano l'abbassamento dei terreni innalzando il pericolo alluvione
Un progetto di legge nazionale, avanzato dal consigliere regionale Graziano Azzalin (Pd) potrebbe porre fine alle trivellazioni per la ricerca di idrocarburi anche nella Bassa Padovana.
TERMINI LEGISLATIVI. Approvato oggi all’unanimità dalla Commissione ambiente del consiglio regionale, presieduta da Nicola Finco (Lega), il disegno legislativo rappresenta un emendamento all’articolo 6 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 in materia di tutela ambientale, diretto a estendere “il divieto di svolgere attività di ricerca, di prospezione, nonché di coltivazione di idrocarburi liquidi e gassosi vigente nelle aree marine e costiere protette”, anche all’entroterra dei territori in provincia di Padova, Rovigo e Venezia.
LA SUBSIDENZA. Un unico articolo volto a proteggere il patrimonio naturalistico veneto dal fenomeno geologico denominato subsidenza, ovvero il progressivo abbassamento del terreno che provoca gravi ricadute a livello idraulico e geologico. È noto, infatti, quanto le estrazioni di fluidi dal sottosuolo aumentino il rischio idrogeologico esponendo l’ambiente paesaggistico nostrano a frequenti alluvioni.