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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Cittadella

Pas, bimbi prelevati alla madre: a Salerno come a Cittadella

Il video girato con il cellulare da una donna mentre le portano via i figli su ordine del tribunale dei Minori a causa della Pas (Sindrome da alienazione parentale) riporta alla memoria il caso del bambino padovano sottratto mesi fa alla madre e ripreso in un altrettanto filmato choc

Alla fine, il bambino di Cittadella che lo scorso ottobre venne portato via con forza da scuola per essere affidato al padre tramite un periodo in casa famiglia a Padova in ottemperanza alla sentenza dei giudici del tribunale dei minori di Venezia, è tornato da circa un mese a casa con la madre. La Corte di Cassazione aveva infatti accolto il ricorso della donna in quanto la sentenza di secondo grado non avrebbe esaminato le critiche mosse dalla madre all'accettazione della Pas (Sindrome da alienazione parentale, teoria che non gode di piena convalida nel mondo scientifico-accademico), presa invece come elemento centrale nella scelta di affido del bambino al padre.

Bimbo conteso di Cittadella, sentenza Cassazione dà ragione alla madre
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CASO SIMILE NEL SALERNITANO. Un caso, quello del piccolo padovano di 10 anni conteso dai genitori e finito alla ribalta mediatica tramite il video girato con un cellulare dalla zia materna e mandato in onda in tv da Chi l'ha visto? del prelevamento forzato da scuola, che oggi torna alla memoria per i simili fatti avvenuti a Battipaglia, nel salernitano. Qui, due fratelli di 7 e 8 anni, lo scorso 15 marzo, sono stati sottratti alla potestà della madre, che ha ripreso la scena dall'auto con un cellulare, per essere affidati ad una casa famiglia dal tribunale dei Minori di Salerno, in attesa di una vera e propria adozione. Un prelievo al quale hanno partecipato alcuni poliziotti, un'assistente sociale e una psicologa del Comune di Battipaglia.

LA PAS. La donna, un'insegnante di 46 anni, come la madre padovana, è accusata di "Pas", sindrome di alienazione parentale, che la spingerebbe a condizionare psicologicamente i figli per metterli contro il padre, dal quale è separata. Una tragica vicenda, questa, resa ancora più drammatica dalla richiesta del curatore dei minori di sospensione anche della potestà paterna in seguito ad abusi sessuali a cui il padre, secondo la denuncia della donna, avrebbe sottoposto i figli in passato e che sarebbero emersi anche dalla testimonianza degli stessi bambini durante un colloquio con uno psicologo.

L'APPELLO SU FACEBOOK. Nel video amatoriale, l'insegnante salernitana riprendere le voci dei suoi due figli che, in lacrime, chiedono: "mamma ci uccidono?". E, singhiozzando, "chi ci aiuterà a fare i compiti?". A raccontare la vicenda è la stessa donna dal suo profilo di Facebook. "C'é purtroppo chi si arroga il diritto di decidere di sottrarre un figlio alla madre per chissà quale futile ed insensata motivazione", ha scritto, chiedendo che i fratellini possano tornare a casa al più presto, e annunciando la presentazione di un ricorso per ottenere la sospensione del provvedimento di assegnazione dei figli alla casa famiglia.

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