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Cronaca

«Nessun reparto bloccato, e ascensori funzionanti»: la replica dell'Ospedale sul caso-Belen

«Nessuna porzione del terzo piano presso il quale era ospite la degente, né ovviamente il piano nella sua totalità, è stato a lei riservato, essendo presenti nella stessa area di degenza e negli stessi giorni, come avviene ordinariamente, molte altre utenti del servizio»

Riceviamo dall'Azienda Ospedaliera di Padova e pubblichiamo:

«L’Azienda Ospedale Università di Padova, in merito alla presenza nella struttura nei giorni scorsi di Belen Rodriguez, fa sapere che nessuna porzione del 3° piano presso il quale era ospite la degente, né ovviamente il piano nella sua totalità, è stato riservato a tale utente, essendo presenti nella stessa area di degenza e negli stessi giorni, come avviene ordinariamente, molte altre utenti del servizio. Ne consegue che nessuna modifica organizzativa è stata apportata all’operatività del reparto di Ginecologia e Puerperio in tale occasione e in conseguenza della presenza del personaggio pubblico. L’attività è proseguita regolarmente e a tutte le degenti è stata fornita la consueta assistenza sanitaria professionale. Il foglio apparso in questi giorni sulla stampa, relativo all’operatività di 2 montacarichi, costituiva un promemoria interno redatto da un operatore tecnico ad uso degli altri componenti del servizio. Esso non è mai stato esposto in luogo pubblico bensì affisso in un locale del servizio tecnico. Nella palazzina di Divisione Ostetrica sono presenti 6 ascensori: 1 per il pubblico e 5 di servizio; di questi ultimi, 2 sono montacarichi utilizzati con tessera magnetica prevalentemente da ditte esterne. Essi sono stati disattivati per l’accesso al 3° piano per alcuni giorni in quanto accessibili dall’esterno senza possibilità di controllo e ciò a maggior tutela della riservatezza di tutte le utenti presenti. Il promemoria di cui sopra si riferisce a tali ascensori: l’accessibilità al 3° piano è sempre stata quindi garantita al pubblico, nelle modalità ordinarie».

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