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Cronaca Stazione / Piazzale Stazione

Park selvaggio di bici in Stazione Mappa e soluzioni di Legambiente

L'associazione critica le rimozioni da parte della polizia locale delle due ruote agganciate fuori dagli spazi appositi, chiedendo al Comune di ripensare all'offerta dei posteggi

Sostituire le rastrelliere esistenti con quelle con l’aggancio al telaio e posizionarle più vicino all’ingresso della stazione, evitando luoghi poco o mal frequentati. Questa la soluzione che Legambiente Padova propone al Comune rispetto al fenomeno del "parcheggio" selvaggio delle biciclette allo scalo ferroviario cittadino.

LA DENUNCIA DI LEGAMBIENTE. L'associazione tuona contro le rimozioni da parte dei vigili urbani per le due ruote posteggiate fuori dagli spazi riservati. Lunedì gli agenti hanno messo a segno l'ennesimo sequestro delle bici fuori dalle rastrelliere. "Sembra impossibile che il Comune di Padova non si accorga di quanto sia inadeguata l’offerta di rastrelliere in piazzale Stazione e pensi di risolvere il problema rimuovendo biciclette di studenti e pendolari che le attaccano ai pali per non farsele rubare - denuncia Olaya Orozco, volontaria europea in forza all’associazione ambientalista - Invece di proseguire con le rimozioni delle biciclette in buono stato il Comune dovrebbe ripensare l’offerta di posteggi".

Nelle scorse settimane, Legambiente ha compiuto dei rilevamenti, in giorni ed orari diversi, al fine di tracciare una mappa e le possibili soluzioni dei "parcheggi" per le bici in zona Stazione:

CON AGGANCIO AL TELAIO. Le rastrelliere dotate di archetto con aggancio al telaio sono 74, tra la stazione e il nuovo terminal Sita, e sono sempre tutte piene. "È evidente che la gente cerca di poter agganciare con sicurezza la propria bici - commenta Legambiente - Se trova rastrelliere di questo tipo le usa, altrimenti tende a ripiegare su pali o simili. Servirebbe dotare la stazione di molte più rastrelliere con aggancio al telaio mentre oggi, solo un decimo dei posteggi per le bici ha queste caratteristiche".

IN POSIZIONE VISIBILE E SICURA. Nelle rastrelliere attorno all’edicola a fianco della stazione, i posti bici sono ben delimitati da appositi stalli e potrebbero ospitare 63 biciclette. Se ne trovano invece parcheggiate fino a 100 a cui si sommano altre 10 o 20 bici appoggiate lungo il muro. Qui si parcheggia usando gli stalli per le ruote, ma poi ci si infila tra una bici e l’altra, o si inventano posteggi sul retro della rastrelliera dove non ce ne sarebbero. Qualche bici si avvicina, per far finta di essere parcheggiata correttamente mentre in realtà non riesce a raggiunge la rastrelliera ed è incatenata solo a se stessa. "Sono i bizzarri modi in cui la gente cerca il suo “posto al sole”, il più possibile vicino all’ingresso della stazione e soprattutto in un posto di passaggio, rincuorata in questo caso anche dalla presenza dell’edicola - spiega l'associazione - A poca distanza infatti, nei posteggi addossati alla rampa del tram che sale sul Borgomagno si troverebbero sempre alcuni posti liberi, ma qui i posteggi sono nascosti dalle auto in sosta, in un marciapiede in cui non passa mai nessuno e dove è quindi molto più pericoloso lasciare la bici o anche solo andare a recuperarla".

DAVANTI EX BLOCKBUSTER. Le rastrelliere posizionate avanti alle vetrine del Blockbuster, chiuso da anni, sono sempre vuote e usate come panchine da sbandati. "Qui i ciclisti preferiscono parcheggiare a qualche metro di distanza - riferisce Legambiente - agganciandosi agli alberi in mezzo alla camminata pedonale che danno un po’ di sicurezza".

PENURIA AD OVEST, CARCASSE AD EST. Dai conteggi di Legambiente emerge inoltre "la carenza in generale di posti per le bici sul lato ovest della stazione, a differenza del lato est dove il grande posteggio bici a ridosso di via Tommaseo ha la capienza per accogliere anche molte carcasse abbandonate che sarebbero oggi le uniche bici da dover rimuovere".

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