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Cronaca Zona Industriale / Corso Stati Uniti

Bigiotteria contraffatta e pericolosa: 700 milioni di articoli cinesi sequestrati

L'operazione, condotta dalla Guardia di Finanza di Padova, ha riguardato un emporio in Corso Stati Uniti, dove anelli e orecchini rivestiti in nichel venivano spacciati per argento. I sigilli a un enorme emporio di import export a Milano, centro propulsore della filiera

sequestro-bigiotteriaQuintali di accessori, collane, anelli, pendagli privi dei requisiti necessari per la vendita, a partire dall'etichettatura e dalle indicazioni sulla provenienza e i canali d'importazione e distribuzione. Ma anche articoli di bigiotteria contraffatti e potenzialmente pericolosi per la salute.

La Guardia di Finanza di Padova, coordinata dal colonnello Ivano Maccani, ha messo a segno un maxi sequestro di pallets ed interi scaffali di tale merce sia in città, precisamente in un bazar cinese in Corso Stati Uniti, che in un grande emporio di import export asiatico nel comune di Milano, per un totale di 700 milioni di articoli di bigiotteria.
 
Sono ben 9 mila i pezzi sequestrati dalle Fiamme gialle in zona industriale a Padova. Si tratta di anelli ed orecchini spacciati per argento 925 ma che, sottoposti ad analisi con spettrometria a fluorescenza a raggi x, sono risultati composti da una lega di rame e zinco con rivestimento galvanico in nichel. Il fatto, oltre a rappresentare una frode, è reso ancor più grave dalla possibile nocività della composizione metallica, potenzialmente pericoloso per il consumatore finale.
 
"La domanda è se valga effettivamente la pena di barattare la propria salute per un risparmio di alcuni euro - commenta il colonnello Maccani - La risposta sta nelle poche, scarne ma chiare righe degli esiti agli esami di laboratorio".
 
Seguendo le tracce contabili di questo primo sequestro, i “berretti verdi” sono risaliti nella filiera commerciale fino all'operatore economico con sede a Milano, destinatario dei carichi in arrivo dalla Cina. Il grande centro di stoccaggio del capoluogo lombardo presentava quintali su quintali di bijoux privi dei requisiti necessari per la vendita, come l'etichettatura e le indicazioni sulla provenienza e i canali d'importazione e distribuzione. Anche in questo caso, la Guardia di Finanza ha provveduto al sequestro della merce.
 

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