rotate-mobile
Cronaca Cittadella

Bimbo conteso, a centinaia in strada a Cittadella per la fiaccolata

Numerose le mamme presenti con i figli ex compagni di classe del piccolo di 10 anni prelevato mercoledì scorso con forza da scuola per essere affidato al padre. In testa al corteo anche il sindaco Pan. Solidarietà alla madre

Come da programma, ieri sera a Cittadella un gruppo di donne, tra le quali molte mamme con i figli al seguito, si sono date appuntamento per una silenziosa fiaccolata per le vie del paese in solidarietà alla madre del bimbo di 10 anni prelevato con forza da scuola mercoledì scorso - scena ripresa dalla zia in un video - per essere affidato al padre con un periodo in casa-famiglia, in esecuzione di una sentenza d'appello dei giudici minorili.

MERCOLEDÌ: BIMBO AFFIDATO AL PADRE PRELEVATO CON FORZA A SCUOLA

 

GUARDA IL VIDEO TRASMESSO SU CHI L'HA VISTO?

 

LA RELAZIONE DEI FATTI IN PARLAMENTO: "ESPRESSIONI NON PROFESSIONALI" DELLA POLIZIA

 

MINISTRO CANCELLIERI: "IMMAGINI DRAMMATICHE, CAPIRE PERCHÈ"

 

IL CAPO DELLA POLIZIA MANGANELLI APRE UN'INCHIESTA INTERNA

LA FIACCOLATA. In testa al corteo, composto da oltre duecento persone, anche il sindaco Giuseppe Pan. Con la candela in mano, le mamme hanno raccontato quanto il bimbo manchi ai propri compagni di scuola. "Siamo qui per testimoniare che quello che è successo non è giusto - dice Maria Basso, da Castelfranco Veneto - è una vicenda che mi ha toccato da vicino, se anch'io avessi un figlio in quelle condizioni mi sarei comportata nella stessa maniera. Di fronte al cuore di una madre non ci sono forze dell'ordine o giudici che tengano". Altre chiedono che il bimbo possa tornare a scuola e a casa, riabbracciare la madre. In classe, lui ci tornerà probabilmente la settimana prossima, ma in un'altra scuola, forse non lontana dalla casa-famiglia dove si trova da sei giorni. Paola Gaianico, di Cittadella, presente anche lei alla fiaccolata, commenta: "quando i deboli subiscono delle ingiustizie è la società che ne perde ed è la società che deve ribellarsi". Folta la presenza di donne d'età avanzata, che sono solidali con i nonni materni del bambino, che come preannunciato non hanno partecipato alla manifestazione promossa da un comitato spontaneo di cittadini. "I bambini devono stare con la madre - spiega Daniela Crivellaro, di Tombolo (Padova) - io non ho figli, non parteggio né per la madre né per il papà, ma credo che sia giusto essere qui questa sera perché quanto è successo colpisce chiunque, che sia genitore o meno".

IL MESSAGGIO DEL VESCOVO MATTIAZZO

 

LA PROTESTA SOLIDALE DELLE MAMME A SCUOLA

 

I COMPAGNI DI CLASSE AIUTATI A CAPIRE DA UNO PSICOLOGO

 

IL PADRE: "DECISIONE SOFFERTA, MA COSÌ  L'HO SALVATO"

 

IL RETROSCENA: IL NONNO DA GIORNI DI VEDETTA A SCUOLA

IL BAMBINO. Una passeggiata ieri l'ha fatta anche il bimbo al centro del caso che continua a dividere l'Italia. Tra le vie di Padova, assieme ad altri ragazzi e al padre. Una boccata d'aria, mischiato tra la gente, a spezzare tante ore di giochi nel cortile della casa-famiglia. Sereno, tranquillo, ogni tanto chiede della madre: è la descrizione che filtra da fonti vicine ai servizi sociali.

LA QUESTURA DI PADOVA: "ECCO COME E PERCHÈ SONO ANDATE LE COSE"

 

ZIA E NONNO DENUNCIATI DA POLIZIA PER AVER POSTO RESISTENZA

 

LA MADRE AL CONTRATTACCO: RICORSO IN TRIBUNALE E DENUNCIA PERITO PSICHIATRICO

 

LA PROVINCIA DI PADOVA VOTA ODG "DIFENDIAMO LEONARDO"

LE INDAGINI. Procede nel frattempo a Padova il lavoro di verifica su quanto è accaduto mercoledì scorso da parte degli ispettori dell'ufficio centrale della polizia. Hanno visionato il filmato integrale della polizia che testimonia ogni momento di quanto successo mercoledì scorso a scuola, hanno sentito gli agenti della squadra minori della divisione anticrimine della Questura di Padova. Devono capire se i poliziotti intervenuti assieme al padre e agli assistenti sociali hanno agito in modo corretto. Tra loro, ostacolati dalla zia e dal nonno materno - come recita la relazione inviata alla procura - c'era anche l'ispettrice che in questi giorni è stata minacciata via web e con telefonate al 113 e che ha deciso di tenere i figli a casa da scuola per qualche giorno. Verso di lei ha rivolto parole di solidarietà umana la madre del bimbo portato via: "mi dispiace quanto sta avvenendo nei confronti della poliziotta. Una madre non dovrebbe mai aver paura per i propri figli e per quello che può accadere". Nella tempesta che ormai sembra sempre più travolgere tutto e tutti, in un clima che fa emergere ogni giorno nuovi casi di separazioni tra madre e figli raccontati alla stampa locale, è finito anche Rubens De Nicola, psicoterapeuta, consulente tecnico nel caso-Cittadella, al punto che si è affidato a due legali per difendere la propria "onorabilità e dignità professionale". Anche per lui, via web, i commenti sono molto pesanti.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Bimbo conteso, a centinaia in strada a Cittadella per la fiaccolata

PadovaOggi è in caricamento