Bimbo conteso, madre all'attacco: "Ho potuto vedere mio figlio solo 2 volte"
La mamma del bambino di Cittadella sottratto con forza da scuola un mese fa per essere affidato al padre in una casa famiglia critica, per mezzo del suo avvocato, la gestione dei rapporti con il figlio definita non paritetica: "Il padre lo vede quanto vuole"
Tornano purtroppo a riaccendersi i riflettori sul caso del bimbo di 10 anni di Cittadella scuola un mese fa per essere affidato al padre su decisione della Corte d'appello del Tribunale dei minori di Venezia. Solo un paio di giorni fa vi avevamo dato notizia di un ritorno alla normalità nella vita del piccolo figlio conteso da mamma e papà. prelevato con forza da
UNA SETTIMANA FA: IL BIMBO RIVEDE LA MADRE
LA MADRE ALL'ATTACCO. Ed è la madre a tornare all'attacco, rompendo il silenzio con la stampa che si era auto imposta. "Il padre lo vede quanto vuole, arriva lì a mezzogiorno e sta fino a sera, secondo quanto dice il bimbo; la madre invece lo ha visto solo due volte in un mese in incontri protetti. Questo non ci sta bene", spiega l'avvocato della donna Girolamo Andrea Coffari.
UN MESE FA: BIMBO AFFIDATO AL PADRE PRELEVATO CON FORZA A SCUOLA
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CONTESTATA LA GESTIONE DELLA CASA-FAMIGLIA. Le critiche sollevate dalla madre riguardano la gestione dei rapporti del ragazzino con i due genitori attraverso la casa famiglia dove è ospite. "Il provvedimento dei giudici - ricorda l'avvocato - indica che la casa famiglia stabilisca dei criteri paritetici. Questo non avviene. Non si capisce chi decide. Riteniamo che ci sia una situazione pericolosa". A tale riguardo, dice che il 25 ottobre due consulenti della struttura avevano detto che anche la madre doveva essere messa nelle condizioni di vedere più spesso il figlio. "Questo - conclude il legale, annunciando che sarà chiesto aiuto alle istituzioni - non è stato di fatto attuato".