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Cronaca Cittadella

Bimbo conteso, la Questura precisa: "Video parziale, c'era anche il padre"

I chiarimenti della polizia euganea sul caso del bambino di Cittadella prelevato a scuola per affidarlo al papà: "intervento pretestuoso dei familiari del lato materno con la telecamera mirato a creare caos mediatico"

"Immagini parziali", così la Questura di Padova oggi ha chiarito la propria posizione sul caso del bambino di Cittadella prelevato a scuola per affidarlo al papà, operazione filmata da una parente della madre e trasmessa ieri sera su Rai 3 a Chi l'ha visto?.

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ANCHE IL PADRE. "Una delle due persone che porta via il bambino è suo padre", ha riferito la polizia euganea in una conferenza alla quale hanno partecipato il questore Vincenzo Montemagno con il responsabile dei servizi sociali, e con lo psicoterapeuta, consulente tecnico nominato dall'Autorità giudiziaria che ha emesso il provvedimento. Il padre, nello specifico, è quell'uomo che nel video viene ripreso mentre prende il ragazzino per le gambe e chiede a un agente di aiutarlo per farlo salire in auto. "Se non ci fosse stato l'intervento pretestuoso dei familiari del lato materno con la telecamera - hanno aggiunto - mirato a creare caos mediatico, forse sarebbe stato fatto il bene del bambino".

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LA RICOSTRUZIONE DEI FATTI. La Questura riferisce poi quindi che ieri mattina il padre, dopo che il giorno precedente era andato a vuoto l'ennesimo tentativo di convincere la madre ad agire secondo disposizione della Corte d'appello, si è presentato alla scuola accompagnato da tre agenti dell'ufficio minori della Questura, tra cui due donne, e tutti in borghese, dal responsabile dei servizi sociali Lorenzo Panizzolo e dallo psichiatra (perito del tribunale) Rubens De Nicola. L'insegnante ha tentato prima di convincere il ragazzo a presentarsi in presidenza e poi è stato lo stesso preside a portare la scolaresca in palestra, permettendo così al padre di entrare in aula e raggiungere il figlio. Il ragazzo lo ha seguito, ma una volta fuori dalla scuola, in una uscita laterale si è trovato di fronte nonni e zii materni che hanno tentato di impedire che il nipote si allontanasse. Il genitore ha preso di forza il figlio, chiedendo aiuto a un agente.

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BIMBO VISITATO. "Ieri il bambino è stato visitato dal pediatra, ora è sereno, gioca e sta bene - hanno precisato sempre dalla Questura - Si tratta di un provvedimento che doveva essere eseguito già due anni fa, ma la famiglia materna si è sempre opposta e il padre da mesi non vedeva suo figlio. Gli unici che hanno volutamente prodotto il caos sono stati i parenti della madre, che non hanno creato le condizioni favorevoli per l'affidamento al padre, così come disposto dalla magistratura".

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COME DA PROTOCOLLO. "Ieri a scuola - hanno sottolineato ancora in Questura - erano presenti oltre a due ispettrici di polizia dell'ufficio minori, anche i servizi sociali e lo psicologo, così come prevede il protocollo. Se i familiari avessero dato una mano e avessero pensato al bene del bambino, non si sarebbe arrivati a questa situazione".

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PROVVEDIMENTO VA COMUNICATO SOLO A MADRE E PADRE. Quanto alle parole dell'ispettrice che, come si vede dal filmato, dice alla zia del bambino "io non sono tenuta a dirle niente, io sono un ispettore di polizia, lei non è nessuno", dalla Questura hanno puntualizzato che "in quel caso l'ispettrice, che si trovava di fronte a una donna che sosteneva di essere la zia ma in realtà avrebbe potuto essere chiunque, si riferiva al fatto che secondo quanto previsto dalla legge il provvedimento riguardante il minore puo' essere comunicato solo al padre e alla madre".
 

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