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Martedì, 19 Marzo 2024
Cronaca Cittadella

Bimbo conteso, la madre risente il figlio per la 1° volta per telefono

Ieri la prima telefonata "supervisionata" da una psicoterapeuta e un mediatore dopo 2 settimane dal prelevamento del bambino con forza dalla scuola di Cittadella per essere affidato al padre. Ieri anche il primo incontro tra i due genitori

A piccoli passi e per gradi. Così deve avvenire, secondo i professionisti che hanno in gestione il caso del bambino di Cittadella prelevato con forza da scuola due settimane fa per essere affidato al padre, il riavvicinamento alla madre, alla quale il Tribunale dei minori di Venezia ha tolto la patria potestà per aver impedito che il padre, dopo la loro separazione, potesse continuare ad avere un rapporto con il piccolo.

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LA TELEFONATA TRA MADRE E FIGLIO. Il figlio "conteso" ha così potuto parlare ieri al telefono con la madre, per la prima volta dopo l'allontanamento coatto deciso dalla Corte d'appello del Tribunale veneziano e ripreso in quell'ormai arci-noto filmato dalla zia materna e trasmesso per la prima volta dalla trasmissione tv Chi l'ha visto?. Una telefonata "sorvegliata", avvenuta alla presenza di una psicoterapeuta e di un mediatore della comunità protetta. Lo ha riferito il garante per l'Infanzia, Vincenzo Spadafora, intervenendo sempre su un mezzo televisivo, a La Vita in diretta di Rai1. "Alla mamma - ha spiegato - è stata anche proposta la data del primo incontro che potrà avere con il figlio nella casa-famiglia di Padova, all'inizio della prossima settimana.

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L'INCONTRO TRA I DUE GENITORI. Il garante ha reso noto inoltre che sempre ieri c'è stato anche il primo incontro tra i due genitori del minore, che non si erano più visti da quando era avvenuto il prelievo del ragazzino da scuola. "È stato un incontro molto difficile - ha spiegato Spadafora - La cosa più importante è che la madre accetti le regole e il percorso stabilito nell'interesse dei genitori ma soprattutto del bambino. Lei ha detto 'vorrei vedere mio figlio domattina' - ha aggiunto il garante, che a sua volta ha partecipato all'incontro tra i due genitori - ma c'è un percorso da rispettare. Ora dipende da lei. La situazione potrebbe risolversi positivamente se la mamma accetta il percorso che i professionisti hanno stabilito in modo costruttivo". Il bambino, ha aggiunto Spadafora, dopo le prime diffidenze "ha instaurato un rapporto con il padre molto positivo". "A causa dell'eccesso mediatico - ha concluso - il bambino resta ancora nella comunità, una casa famiglia molto seria dove per gli aspetti legati alla scuola, l'insegnamento al minore è garantito da un insegnante di italiano e da uno di matematica".

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