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Cronaca

Bimbo ucciso dal padre a Palermo: trapianto salva ragazzo a Padova

Il gesto d'amore e di coraggio della madre del piccolo Gianluca, ucciso dal genitore che poi si è suicidato, permette di salvare cinque persone. Interventi a Padova, Bologna, Torino, Bergamo e Milano

La vita di un ragazzo quindicenne affetto da fibrosi cistica ricomincia a Padova grazie al trapianto di polmoni donati dal corpicino del piccolo Gianluca, 7 anni, ucciso venerdì all’alba a Misilmeri, nel palermitano, dal padre poliziotto che poi si è suicidato.

UNA SCELTA SOFFERTA. Una decisione certo non facile per la madre del bambino di cui i medici avevano dichiarato sabato mattina la morte cerebrale. Nonostante il dolore, il consenso alla donazione degli organi espresso dalla donna ha dato avvio all’espianto di cuore, reni, fegato, e polmoni. A stretto giro, dopo le operazioni di prelievo effettuate sabato notte, sono iniziati i trapianti, fra cui quello effettuato nell’Azienda ospedaliera universitaria di Padova su un minore in gravi condizioni.

GLI ALTRI INTERVENTI. Il cuore – fa sapere il Centro Regionale Trapianti della Sicilia – è stato trapiantato all’ospedale Sant’Orsola Malpighi di Bologna su un bambino di 8 anni affetto da cardiomiopatia dilatativa. Il fegato è andato agli ospedali Riuniti di Bergamo per essere impiantato ad un bambino di 4 anni colpito da epatoblastoma. Un rene è stato trasferito al Bambin Gesù di Roma per un dodicenne con uropatia malformativa, l’altro è stato impiantato all’ospedale infantile di Torino su un ragazzo di 13 anni con displasia renale. L’ennesima vicenda che testimonia come da una tragedia possa, talvolta, fiorire qualcosa di buono, seppure ad un prezzo così alto.

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