Blitz nell'ex complesso termale: sventato un maxi furto ai danni della protezione civile
Grazie alla sinergia con il comune di Battaglia Terme i carabinieri hanno sorpreso un ladro che da tempo si preparava a colpire in uno stabilimento chiuso da quasi trent'anni
L'uomo è stato arrestato in flagranza di reato dagli uomini delle compagnie di Battaglia e Abano Terme grazie alla collaborazione con il Comune e alle numerose segnalazioni raccolte nelle ultime settimane.
Gli accertamenti
Le indagini e i sopralluoghi dei carabinieri sono iniziati in seguito a diversi episodi che riferivano di strani movimenti nel perimetro dell'ex stabilimento termale Inps, lo storico edificio inaugurato nel 1936 e chiuso nel 1993, di proprietà della Regione Veneto ma di competenza del comune di Battaglia per la gestione del parco e di alcuni immobili adiacenti.
Il blitz
Uno di questi edifici è utilizzato da tempo dalla protezione civile locale come ricovero per attrezzi e materiali e proprio attorno a questo piccolo stabile sono stati registrati movimenti sospetti frequenti, soprattutto nelle ore notturne. Domenica notte, durante un appostamento, i carabinieri hanno sorpreso nel deposito M.I., 36enne residente nella zona termale e con diversi precedenti penali.
Il bottino
L'uomo è stato scoperto dalla pattuglia mentre era intento ad accatastare diverso materiale, che avrebbe poi caricato su un furgone parcheggiato poco distante. Tra gli oggetti pronti per essere portati via i militari hanno trovato 300 chili di cavi elettrici in rame, due tagliaerba, un decespugliatore, una pompa per tende gonfiabili, un'idropulitrice e un paio di taniche di benzina, tutto appartenente alla protezione civile. Per agevolare il trasporto del materiale rubato il ladro si era organizzato nei minimi dettagli: aveva prima forzato la porta principale della piccola rimessa e poi radunato all'interno tutta la refurtiva, che stava già sistemando su alcuni carrellini.
Il fermo
Il malvivente, solo, è stato bloccato sul posto dalle forze dell'ordine che lo hanno poi portato in caserma per l'identificazione e le operazioni di rito. Lunedì mattina si è svolto il processo per direttissima, che ha convalidato l'arresto e ha imposto all'uomo l'obbligo di firma tre volte alla settimana.