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Cronaca

Una mucca con la malattia della lingua blu: stalla del Duca degli Abruzzi sequestrata

L'animale è risultato positivo al virus della "blue tongue". Il sindaco di Padova ha emanato un'ordinanza nei confronti dell'allevamento dell'istituto superiore agrario

Il sindaco di Padova, Massimo Bitonci, ha firmato un'ordinanza che prevede il sequestro dell'allevamento dell’istituto agrario Duca degli Abruzzi per "l'insorgenza di un focolaio di blue tongue", la malattia infettiva, nota anche con il nome di "lingua blu", che colpisce ovini, caprini e bovini.

CASO DI LINGUA BLU. Nel Padovano, all'interno dell'Ulss 16, era già stato riscontrato un primo focolaio in una stalla di pecore: l'ovino colpito è stato curato e si è ripreso. Ora, a risultare positiva al virus, è stata una mucca della stalla del Duca degli Abruzzi. Il provvedimento emanato dal primo cittadino prevede: il sequestro dell'allevamento; il censimento degli animali; il censimento dei luoghi che possono favorire la presenza del vettore o propizi alla sua riproduzione; il divieto di movimento degli animali da e verso l'azienda; il ricovero degli animali in ambienti protetti; il loro trattamento con insetticidi.

LA MALATTIA. Ad ogni modo, va precisato che la "blue tongue" è una malattia che non interessa l'uomo, ma solo gli animali, in particolare ovini, caprini e bovini. Questi ultimi, tra l'altro, possono contrarre il virus ma non lo manifestano e, dopo breve tempo, la malattia scompare. La trasmissione avviene tramite puntura di insetti culicoidi. Questi non sopravvivono al freddo, quindi a breve il pericolo di infezione dovrebbe diradarsi. Inoltre, la malattia non influisce sui derivati dell'animale; carne, latte e formaggi.

COLDIRETTI. Alla luce delle recenti disposizioni in materia della Regione, che ha allargato la "zona di restrizione" a tutto il Veneto e introdotto anche nuove norme per gli allevatori, Federico Miotto, presidente di Coldiretti Padova, rassicura: "Abbiamo subito fatto presente le difficoltà e i problemi per le imprese zootecniche e abbiamo ottenuto la gratuità per i vaccini, anche per i bovini, e per la compilazione del  modello necessario per gli spostamenti dei capi. Il problema consisteva nel fatto che la limitazione degli spostamenti dei capi nelle aree di infezione e di restrizione avrebbe rallentato se non bloccato l’attività di molte aziende e messo in difficoltà i macelli e l’intera filiera. A questo proposito la Regione ha autorizzato le movimentazioni di animali anche verso i macelli al di fuori dalle zone di restrizione purché vengano rispettati i temi previsti e alcune regole ben precise".

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