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Cronaca Prato / Prato della Valle

Botellon, il lato “oscuro”: tra droga, furti ed evasione fiscale

Nel bilancio dei controlli della Finanza al maxi raduno di stanotte anche una coppia di fidanzatini minorenni accompagnati dai genitori - 2 noti professionisti - ai quali avevano affidato lo zainetto, contenente marijuana a loro insaputa

Non solo musica e sano divertimento. Al Botellon di questa notte a Padova in Prato della Valle c'era anche chi aveva ben pensato di festeggiare consumando droga o vendendola, per incrementare il proprio business. O anche chi, come qualche pubblico esercizio nelle vicinanze del Prato, preso dall'atmosfera “easy” dell'evento ha deciso di vendere senza battere scontrini. Questo il “lato oscuro” del Botellon che emerge dal bilancio della Guardia di Finanza, intervenuta d’intesa con la Prefettura e la Questura con oltre 30 militari e unità cinofile in controlli di accesso ai varchi della piazza e in abiti borghesi tra la folla.

FIDANZATINI CON LA DROGA ACCOMPAGNATI DAI GENITORI. Ben 33 le persone beccate in possesso di sostanze stupefacenti. Il caso più eclatante una coppia di fidanzatini minorenni padovani che, accompagnati dai genitori della ragazza, alla vista del cane antidroga aveva passato lo zainetto con la marijuana sulle spalle dei genitori pensando che avrebbero passato indenni i controlli. I genitori, ignari di quanto stessero trasportando, sono stati comunque segnalati dal cane antidroga e sottoposti a controllo. Per fortuna il giovane ragazzo ha subito ammesso la propria responsabilità evitando ulteriori guai per i due genitori, entrambi noti professionisti di Padova.

IL FUGGITIVO. All’evento si era anche presentato un afgano sul quale pendeva un ordine di carcerazione emesso dalla locale Procura della Repubblica per reati connessi al traffico internazionale di stupefacenti. L’individuo, alla vista dei militari in divisa, aveva comunque tentato di accedere all’Isola Memmia per far festa con i suoi amici connazionali richiamato dal desiderio di divertirsi. Ciò gli è stato però “fatale” ed immediata è scattata la cattura.

FURTI. In manette anche un extracomunitario che aveva derubato una giovane italiana seduta in prossimità di uno dei ponti di accesso all'isola Memmia e autore di ulteriori due precedenti furti di cui però non è stato possibile rinvenire la refurtiva.

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