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Cronaca Cadoneghe

La morte di Giordano ha ridato la luce degli occhi ad una persona in attesa di trapianto

Commossa la mamma della vittima, Elena Pasco: «Qualcosa di vivo e di lui é ancora qui». La famiglia ha ricevuto i ringraziamenti della fondazione Banca degli occhi e del coordinatore regionale per i trapianti del Veneto, Giuseppe Feltrin

L'incidente stradale in cui il 4 febbraio scorso tra Cadoneghe e Campodarsego perse la vita Giordano Sanginiti, appena 20 anni di Mirano in provincia di Venezia, ha creato dolore, ma anche rabbia. A distanza di qualche mese però una luce si è accesa e il merito è soltanto del compianto Gio e dei suoi genitori. Il 27 aprile la famiglia della vittima ha ricevuto una missiva di ringraziamenti da parte della Banca degli Occhi e della Regione Veneto. E' la stessa mamma Elena Pasco a raccontare.

La donazione 

«C'è qualcuno nel mondo che adesso vede attraverso le cornee di nostro figlio - ha detto la mamma - qualcosa di vivo e di lui é ancora qui». Nei giorni scorsi, infatti, ai familiari del ragazzo è arrivata una lettera dalla Fondazione Banca degli Occhi nella quale la meritoria Onlus li ringrazia per la donazione delle cornee che hanno autorizzato, “un atto di generosità e grande sensibilità che riaccende la speranza di tornare a vedere in molte persone”, ma soprattutto li informa dell’esito positivo: “i tessuti oculari sono stati destinati al trapianto”. Un ringraziamento che peraltro fa seguito a quello del coordinatore regionale per i trapianti della Regione Veneto Giuseppe Feltrin, che pure, a nome di tutto li personale del Coordinamento Trapianti dell'Azienda Ospedaliera di Padova, e del Sistema Regionale Trapianti, ha tenuto a esprimere alla famiglia “gratitudine e rispetto per la generosità e la solidarietà dimostrate con l'atto della donazione dei tessuti di Giordano”, che ha donato anche le valvole cardiache e i tessuti ossei.

L'incidente

Com’è tristemente noto, il giovane è caduto con conseguenze fatali dalla sua moto a causa di una delle tante buche della dissestata “nuova” Strada del Santo, nel Padovano tra Cadoneghe e Campodarsego, che stava percorrendo, e i suoi cari stanno lottando anche per rendergli giustizia. Dopo il loro esposto, la Procura di Padova ha aperto un procedimento penale per omicidio stradale a carico di due funzionari di Veneto Strade, l’ente proprietario della strada, e si è in attesa dei risultati dell’incidente probatorio disposto dal Gip del tribunale patavino per accertare l’esatta dinamica, le cause e tutte le responsabilità del sinistro.

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