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Cronaca Cadoneghe

Cadoneghe può accogliere ventuno migranti totali e si propone: "Da noi due posti liberi"

Ha preso avvio nel comune padovano il progetto di accoglienza per richiedenti asilo nell'ambito del Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati (SPRAR).

Ha preso avvio a Cadoneghe il progetto di accoglienza per richiedenti asilo nell’ambito del Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati (SPRAR) bandito dal Ministero dell’Interno. Il progetto è stato presentato nel febbraio 2016 e nel mese di maggio ha ottenuto l’approvazione del Ministero.

DUE POSTI. Il soggetto realizzatore precedentemente selezionato con evidenza pubblica è il raggruppamento costituito dalla Cooperativa Sestante e dalla Cooperativa Orizzonti. Il progetto riguarda complessivamente 25 ospiti, di cui 21 nel territorio del Comune di Cadoneghe e 4 nel territorio di Vigonza, subentrata al Comune di Vigodarzere alla fine del 2016. "A oggi a Cadoneghe abbiamo accolto 19 richiedenti asilo – spiega l’assessore alle Politiche sociali del Comune, Augusta Parizzi –: si tratta di nuclei familiari e adulti provenienti da diversi paesi (Camerun, Pakistan, Costa d’Avorio, Gambia, Ghana, Mali, Nigeria, Ucraina). Restano dunque ancora a disposizione due accoglienze, che saranno destinate a due donne o a un nucleo monoparentale con un minore. Si tratta di persone con permessi di soggiorno – già assegnati o in corso di assegnazione – per motivi legati alla richiesta di asilo. I progetti di accoglienza durano 6 mesi, eventualmente prorogabili. Va ricordato che lo SPRAR costituisce una rete di centri di “seconda accoglienza” destinata ai richiedenti e ai titolari di protezione internazionale. Il suo principale scopo è quello di offrire misure di assistenza e di tutela che favoriscano l’inclusione sociale, economica e abitativa delle persone accolte presso le strutture del progetto".

PROGETTO. Per essere guidati e coadiuvati in questo processo di integrazione, gli ospiti svolgono ogni giorno numerose attività, organizzate in costante collaborazione con gli operatori: dai corsi di lingua all’assistenza legale, dagli iter per il riconoscimento dei titoli di studio conseguiti all’estero ai corsi di formazione professionale, dai tirocini con borsa lavoro per attività lavorative alla conoscenza dei servizi del territorio. "Stiamo parlando sempre di attività con una forte impronta di inclusione sociale – dice il sindaco Michele Schiavo –. Caratteristica essenziale del progetto Sprar che coinvolge Cadoneghe è l’aver puntato sull’integrazione e sull’accoglienza come principi fondamentali per la crescita di una collettività coesa e solidale: anzi, integrazione e accoglienza devono essere considerate come capitale sociale condiviso di Cadoneghe, tenendo presente il rispetto dovuto alla dignità e alla privacy delle persone coinvolte, il cui vissuto è spesso intriso di sofferenze e difficoltà di ogni genere".

ALTRA ACCOGLIENZA. Cadoneghe può anche vantare ulteriori forme di accoglienza: "Si tratta di due altre persone inserite in famiglie del territorio – spiega Parizzi – ospitati da altrettante famiglie di Cadoneghe che quindi si sono occupate dell’aspetto dell’accoglienza e dell’alloggio pur continuando a contare sul Comune come soggetto coordinatore di tutte le attività di accompagnamento all’inserimento sociale, culturale e lavorativo".

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