Caldo, emergenza siccità nei campi della Bassa padovana

Dopo gli allagamenti e le precipitazioni eccessive dello scorso inverno e dei mesi primaverili, con tanto di record di piovosità fino a giugno inoltrato, ora gli agricoltori padovani devono, per assurdo, fare i conti con l'emergenza siccità che in particolare attanaglia i campi della Bassa padovana. Colture come il mais e le barbabietole si trovano a fare i conti proprio con la mancanza d’acqua e la preoccupante riduzione di prodotto, in particolare nelle zone non raggiunte dall’irrigazione.

LE PREVISIONI METEO: Caldo torrido fino a giovedì, da venerdì temperature in calo

LA MAPPA. Secondo Coldiretti, le zone più colpite sono le stesse interessate dalla eccezionale siccità dello scorso anno: Este e dintorni, già gravemente danneggiate anche dal maltempo, Montagnanese, parte del Monselicense e del Conselvano, dove un paio di settimane fa una violenta grandinata ha compromesso il raccolto del granoturco. Se il gran caldo e l’assenza di precipitazioni continuerà ancora per un paio di settimane, secondo le previsioni dell'associazione di categoria, saranno a rischio anche i frutteti, i vigneti dei colli Euganei a poche settimane dalla vendemmia e gli uliveti.

LA RICHIESTA: SERBATOIO D'ACQUA. Coldiretti chiede alla Regione e al Governo di "continuare a garantire risorse per i progetti messi a punto dai Consorzi di Bonifica per raggiungere la campagna più isolata dal punto di vista idrico ma anche per costruire bacini di laminazione, dei serbatoi in grado di raccogliere l’acqua delle precipitazioni primaverili, riducendo oltretutto il rischio di allagamenti, per ridistribuirla durante la stagione più secca. Senza queste opere, centinaia di ettari saranno sempre a rischio e la produzione ne risentirà, con un grave danno economico per le imprese agricole".