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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Nel calendario del Santo ci sono anche le feste ebraiche e islamiche

Una scelta di apertura verso le altre fedi, quella de Il Messaggero di Sant'Antonio, che ha deciso di pubblicare, accanto alle festività cristiane, anche quelle dei musulmani, degli ebrei e degli ortodossi

Quali siano le ragioni che hanno spinto Il Messaggero di Sant'Antonio dei frati minori della basilica del Santo, e il suo direttore, padre Fabio Scarsato, a rinnovare il calendario antoniano, inserendo, accanto alle tradizionali festività cristiane, anche quelle ebraiche, ortodosse e islamiche, è ben spiegato nella risposta ad una lettera inviata da un lettore "contrariato" da questa scelta insolita.

NON SOLO LE FESTE CRISTIANE. Le feste cattoliche sono indicate in rosso, ma, già a partire dal 3 di gennaio, nella casellina, in basso a sinistra, compare il nome di Maometto, Mawlid Al-Nabi, perché in quella data i musulmani ricordano la nascita del loro profeta. Vicino alla scritta, la mezzaluna con la stella, simbolo islamico.

Calendario antoniano 2015

UN CALENDARIO "INOPPORTUNO". Un signore ha scritto alla redazione, considerando "inopportuna" la decisione di accostare il cristianesimo ad altre religioni, in primis all'Islam: "Questo sembra voler equiparare le religioni, in un relativismo religioso, un sincretismo, in cui tutte le religioni sono salvifiche allo stesso modo. Io non sono contro i musulmani ma ci tengo a rimanere cattolico e a testimoniare la verità".

LE RAGIONI DELLA SCELTA. La risposta al disappunto del lettore, riporta con precisione le motivazioni di questa scelta forse impopolare, soprattutto in questi giorni in cui ancora è forte il turbamento per quanto accaduto a Parigi, nella sede del giornale Charlie Hebdo, dove 12 persone sono state uccise da due fondamentalisti islamici. Dal Concilio di Trento, a papa Francesco e ai suoi predecessori, Benedetto XVI e Giovanni Paolo II, l'esortazione è al "dialogo e alla collaborazione con i seguaci delle altre religioni, sempre rendendo testimonianza alla fede e alla vita cristiana. Ecco perché abbiamo pensato che potesse essere un piccolo segno in questa stessa direzione anche il nostro annuale calendario".

L'ALTRO È IN MEZZO A NOI. Una scelta, quella del calendario del Santo, che si apre alla realtà "perché questi fratelli sono in mezzo a noi i loro figli sono iscritti nelle stesse classi dei nostri, e qualche volta sono anche numerosi. Qualche ragazzino di altra religione comincia a frequentare i nostri oratori. Mamme col velo si ritrovano dal fornaio accanto alle nostre. E l’ignoranza, da entrambe le parti, crea paure e incomprensioni"; ma che è anche un comportamento cristiano "perché ce lo dice il Vangelo. Di fare agli altri tutto ciò che vorremmo che gli altri facessero a noi (Mt 7,12)".

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