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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca Ponte San Nicolò

Confiscati definitivamente beni per dieci milioni di euro alla camorra

Gli immobili appartenevano a un esponente del clan dei Casalesi finito nel mirino della Guardia di Finanza di Rimini. Anche un negozio a Bagnoli di Sopra e un garage e un appartamento a Ponte San Nicolò

Negozi, appartamenti, ville e garage sequestrati in Emilia Romagna, Campania, Lombardia, ma anche in Veneto (in provincia di Padova e di Venezia) per un totale di 38 immobili e un valore minimo di 10 milioni di euro. Questo è stato il risultato dell’operazione "Coast to Coast" della Guardia di Finanza di Rimini, sotto il coordinamento della Direzione distrettuale antimafia di Bologna, che nel 2012 mise fine all'indagine sulle proprietà di un imprenditore edile 66enne, originario di Aversa (Napoli), con frequentazioni strette con gli uomini del clan dei Casalesi.

GLI IMMOBILI SEQUESTRATI. A finire sotto sigilli furono 21 immobili in Veneto: nel Padovano, un negozio a Bagnoli di Sopra, un garage e un appartamento a Ponte San Nicolò; nel Veneziano, una villa, un garage e un’area urbana destina a a parcheggi, a Jesolo, un negozio, un garage e un appartamento a San Donà di Piave, 8 garage e 4 appartamenti a Portogruaro. Sequestrati anche 15 immobili in Campania: 5 appartamenti e 5 garage a Giuliano (Napoli), un appartamento e due garage ad Aversa (Caserta), una villa e un garage a Sessa Aurunca (Caserta). Lo stesso avvenne per un appartamento e un garage in Lombardia a Sermide (Mantova).

CONFISCA DEFINITIVA DEI BENI. A Rimini, sempre nel 2012, l'imprenditore venne condannato a 7 anni per usura ed estorsione, reati commessi a danni di imprenditori in Emilia Romagna e Veneto. A tre anni dalla conclusione delle indagini, la Corte di Cassazione ha rigettato ogni ricorso, decretando la confisca definitiva tutti gli immobili messi sotto sequestro.

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