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Cronaca

Campagna anti-contraffazione a Padova con i vigili-attori nelle scuole

Oltre a locandine e manifesti nelle zone "più calde" di Padova per la presenza di venditori abusivi per disincentivare il cittadino all'acquisto, il progetto sarà indirizzato agli studenti con spettacoli educativi ad hoc

Prende il via lunedì, 11 febbraio, la nuova campagna anti-contraffazione del comune di Padova che per tutto il 2013 si propone, attraverso locandine e poster, incontri nelle scuole e una maggiore presenza della polizia municipale nei luoghi clou, di fronteggiare un fenomeno sempre più radicato in città. Il progetto è finanziato dal ministero dello Sviluppo economico tramite l'Anci, che aveva indetto una selezione tra Comuni in cui si è imposto Padova al primo posto.

ABUSIVISMO COMMERCIALE: IL BILANCIO 2012 DELLA POLIZIA LOCALE

POSTER E VOLANTINI. "Fatto, non contraffatto! Spendi meno... rischi di più", è lo slogan che campeggia sul materiale informativo, volantini, poster che saranno distribuiti ed affissi nelle zone "più calde" per la presenza più massiccia di venditori abusivi (la direttrice largo Europa - piazza Insurrezione - zona Garibaldi - Liston fino a Prato della Valle) per scoraggiare i cittadini ad alimentare questo mercato di "tarocchi" dove, dietro a un povero immigrato sfruttato si nasconde tutto un sistema di illegalità che si interseca anche con altri mercati del malaffare.

VIGILI-ATTORI A SCUOLA. La campagna prevede inoltre la sensibilizzazione e l'educazione dei giovani sul tema, in particolare delle prime classi degli istituti scolastici di Padova. Per raggiungere una maggiore efficacia, gli studenti saranno coinvolti in incontri dal registro comico condotti dal duo "Marco&Pippo" assieme agli agenti della polizia locale che vestiranno anche i panni di attori per l'occasione. I primi ad essere coinvolti saranno gli alunni dell'Istituto vescovile Barbarigo.

PIÙ PRESIDIO DEL TERRITORIO. A tutto questo, si aggiungerà un maggiore presidio delle zone dove il fenomeno è più radicato da parte degli agenti sia in divisa che in borghese, finalizzato anche a individuare la presenza di eventuali depositi di stoccaggio della merce contraffatta e i "pesci più grossi" che gestiscono questo fiorente business.

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