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Cronaca

I produttori padovani di canapa fanno rete: Coldiretti organizza la filiera

Da tempo Coldiretti Padova sta organizzando la filiera della canapa mettendo in rete i produttori e mettendo in campo attività formative per le aziende. A questo proposito domani, martedì 6 novembre, è in programma il seminario sull’innovazione della canapa

La coltivazione del futuro viene da un passato non troppo lontano: la canapa, poco più di mezzo secolo fa, era ancora coltivata nelle campagne padovane e venete e ora è tornata in auge, tanto che nel giro di qualche anno la coltivazione è cresciuta esponenzialmente. Nella nostra provincia il balzo c’è stato negli ultimi due – tre anni: da pochi ettari di terreno la canapa è ora presente in oltre 150 ettari su iniziativa di quasi un centinaio produttori. A Padova dunque è concentrato circa un quarto della coltivazione veneta e il dato è in continuo aumento, proprio grazie alle potenzialità di questa pianta. La canapa, ricorda Coldiretti Padova, è utilizzata anche per esperienze innovative, con produzioni che vanno dalla nutraceutica agli usi terapeutici, dalle farine agli eco-mattoni isolanti, dall’olio antinfiammatorio alle bioplastiche, fino a pasta, biscotti e cosmetici.

Seminario

Da tempo Coldiretti Padova sta organizzando la filiera della canapa mettendo in rete i produttori e mettendo in campo attività formative per le aziende. A questo proposito domani, martedì 6 novembre, è in programma il seminario sull’innovazione della canapa, a Ca’ Sagredo Toderini dalle 9.30, rivolto ai produttori coinvolti nella rete d’impresa. L’iniziativa rientra nell’ambito dell’attività formativa “Impresa Inn-formata” finanziato dalla Regione Veneto con i fondi Fse. Intervengono i docenti ed esperti universitari Sergio Barbieri, Patrizia Brigidi e Alessandro di Paolo, che faranno il punto sull’economia e la fiscalità del prodotto canapa, la rete d’impresa come strumento per la competitività e le proprietà del prodotto dal punto di vista terapeutico e nutraceutico. Coldiretti con il partner EcoHemp sta puntando in particolare sulla formazione della “cultura del benessere” che deriva appunto dallo sfruttamento delle qualità della canapa, per troppo tempo guardata con diffidenza.

Nuova agricoltura

«La nuova agricoltura è proprio questo continuo guardare all'innovazione - afferma Massimo Bressan, presidente di Coldiretti Padova - tenendo presente le richieste dei consumatori, sempre più attenti ai temi della salute e dell'ambiente. Negli ultimi due anni la coltivazione di canapa è quadruplicata e oggi abbiamo un centinaio di aziende agricole che coltivano circa 150 ettari, superficie in continuo aumento. Siamo in grado pertanto di mettere a disposizione solo nella nostra provincia un migliaio di quintali di seme all'anno per gli usi terapeutici e alimentari, ma anche di 18 mila quintali di biomassa per molti altri impieghi. Siamo pronti a collaborare con le aziende di trasformazione e il mondo della ricerca farmaceutica per valorizzare al massimo questo prodotto. Serve inoltre un adeguato intervento legislativo in materia. Anche i cambiamenti climatici ci portano ad essere pionieri con la coltivazione della canapa per favorire la biodiversità come risposta all'omologazione. Vogliamo conservare e valorizzare un patrimonio genetico che sarà prezioso per le prossime generazioni. Nella diversificazione troviamo il nostro reddito come produttori con coltivazioni eco compatibili e ricche di opportunità di sviluppo, dalla bioedilizia alla nutraceutica, dal tessile all'alimentazione».

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