Canone Rai richiesto al defunto, ma grazie a Facebook non si deve pagare

Il padre è morto da qualche mese ma all'indirizzo del defunto gli viene recapitata comunque recapitata la bolletta dell'Enel comprensiva della quota per il canone Rai, di 70 euro, nonostante il figlio avesse comunicato la scomparsa del proprio caro all'Agenzia delle entrate.

IL CASO. È quanto successo ad M.M., padovano, che è riuscito a risolvere la questione grazie a Facebook. Nel senso che nella pagina social dell'Agenzia delle entrate proprio creata anche per risolvere questioni afferenti il canone è apparso il post che taglia la testa al toro: "Si può non pagare il canone tv in bolletta se si ritiene che l'addebito fatto non sia corretto".

AUTODICHIARAZIONE. La cosa vale soprattutto per chi ha fatto l'autodichiarazione di non possesso dell'apparecchio televisivo entro il 16 maggio ed ora potrà stracciare, come ha deciso di fare M.M., il bollettino che gli è arrivato e compilarne uno nuovo senza tener conto dei fatidici 70 euro. Sembrerebbe di poter dire: "Tutto è bene quel che finisce bene".

ARTIGIANFIDI. "Ma non è affatto così - spega il presidente dell'Upi e direttore di Artigianfidi Fabio Di Stasio - visto che fino al post di mercoledì tutti gli operatori delle compagnie elettriche rispondevano ai clienti che chiamavano per chiedere come comportarsi nel caso di addebito erroneo del canone tv, di pagare l'intera somma e poi successivamente richiedere il rimborso".

RIMBORSO. Un'opzione che, a frittata fatta, le Entrate mettono in conto precisando che nel caso in cui si sia già provveduto al pagamento dell'intera somma (elettricità più canone tv) si potrà chiedere un rimborso dell'importo non dovuto secondo le modalità che saranno previste da un apposito provvedimento del direttore dell'Agenzia che sarà emanato entro il 4 agosto 2016.