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Cronaca

Cappella degli Scrovegni monitorata: gli affreschi di Giotto stanno bene

I restauratori hanno eseguito la scorsa settimana controlli e manutenzioni: il terremoto di maggio ha determinato una piccola caduta di stucco in corrispondenza della lesione di volta al punto di attacco con la controfacciata, già reintegrata

Qualche ripassatina alle stuccature, ma nulla di più è stato necessario durante la settimana di controllo a cadenza annuale che interessa la cappella degli Scrovegni di Padova affrescata nel Trecento nientemeno che da Giotto.

LA SETTIMANA SCORSA: CAPPELLA CHIUSA AI VISITATORI PER I CONTROLLI

IL MONITORAGGIO. Dal 12 al 17 novembre misurazioni e manutenzioni hanno interessato il monumento artistico della città restaurato profondamente dieci anni fa. Sono state effettuate come sempre operazioni di leggera spolveratura delle superfici, in particolare sugli aggetti delle aureole rilevate e sugli strombi delle finestre, nonché limitate e circoscritte operazioni di consolidamento degli intonaci e degli strati pittorici.

IN BUONE CONDIZIONI. Nella relazione elaborata dai restauratori Francesca Capanna, Antonio Guglielmi e Valentina Piovan al termine del monitoraggio è emerso che: “I dati riscontrati sono risultati confortanti, confermando le buone condizioni delle superfici, l’efficacia del sistema di controllo microclimatico, ambientale e gestionale in linea con gli standard messi a punto a suo tempo dalla Commissione Scientifica, istituita per la salvaguardia del monumento”.

LIEVI DANNI DOPO IL TERREMOTO. Sempre nella relazione si sottolinea che la quantità di polvere presente sugli aggetti orizzontali si è rivelata inferiore rispetto ai precedenti anni grazie alla maggiore efficienza dei sistema di chiusura delle finestre, dopo il restauro e la sigillatura delle vetrate effettuato nel 2011. Sono state osservate con particolare attenzione le stuccature eseguite in corrispondenza delle lesioni presenti in prossimità di aperture, porte e finestre e al colmo della volta, punti critici della struttura di un edificio in caso di eventi sismici. Il terremoto del maggio scorso ha determinato una piccola caduta di stucco in corrispondenza della lesione di volta al punto di attacco con la controfacciata, che è stata nuovamente reintegrata. Nella sacrestia l’intonaco della nicchia contenente la statua di Enrico Scrovegni orante presentava millimetriche cadute in corrispondenza del limite di una stuccatura alle spalle della statua: sono state reintegrate.

DIMINUIRE L'INQUINAMENTO. Per abbattere ulteriormente la concentrazione di polveri sottili, già tenuta nei limiti consentiti dal contingentamento del pubblico in ingresso, è al vaglio il possibile rinnovo a breve del sistema di zerbinatura del Corpo Tecnologico Attrezzato e della Cappella. Sono in corso ricerche di mercato e test tecnici allo scopo di effettuare la scelta di un prodotto che garantisca massima efficacia.

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