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Cronaca Montà / Via Due Palazzi

Carceri, ministro Severino a Padova: "Qui studio e lavoro, un buon esempio"

Ieri la titolare del dicastero della Giustizia è stata al Due Palazzi per un convegno sullo studio universitario in carcere e ne ha elogiato il modello: "Strade alternative, non solo privazione della libertà"

Plausi al modello carcerario padovano del Due Palazzi, dal ministro della Giustizia Paola Severino, ieri in città per un convegno e firma di un protocollo tra il suo dicastero e l'Ateneo patavino per lo sviluppo degli studi universitari negli istituti penitenziari.

STRADE ALTERNATIVE. "Padova - ha detto il ministro - ha tracciato una strada che credo vada approfondita e credo che questo solco vada indicato. La mia presenza qui va proprio a segnalare che il carcere può essere diverso, che ci può essere una cultura della legalità che si acquisisce nel carcere, che ci può essere l'apprendimento di un lavoro, che ci possono essere delle strade alternative a una detenzione considerata semplicemente come privazione della libertà e Padova ne è la testimone e io sono qui per testimoniarlo".

DA PADOVA LA RICHIESTA DI RINVIO DELLA PENA PER SOVRAFFOLLAMENTO

SOVRAFFOLLAMENTO. Sulla pressante e annosa questione del sovraffollamento delle carceri, Paola Severino ha dichiarato che ritiene necessaria "una piena legislatura, perché solo un Parlamento che abbia una durata adeguata potrebbe varare tutte le leggi che sono necessarie per realizzare la deflazione dell'affollamento carcerario, affrontando il problema in modo strutturale. Credo che anche il procedimento richiederebbe tempo: passare da un numero di detenuti che oscilla tra i 65 e i 66 mila, già diminuito dopo i primi interventi del salva-carceri ma che dovrebbe portarsi a livelli ben inferiori, richiederebbe comunque del tempo per tutti i provvedimenti per essere applicati".

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