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Cronaca

Carlo Mazzacurati è morto, Padova piange scomparsa del "suo" regista

Si è spento mercoledì a 57 anni nell'ospedale di Monselice, dov'era ricoverato in seguito a una grave malattia che lo aveva colpito. L'ultimo film "La sedia della felicita", girato anche nel Padovano, uscirà postumo

Come nel finale appositamente enigmatico del suo film del 2006 "Vesna va veloce", dove in un primo momento sembra di intuire che la protagonista sia stata investita e uccisa da un tir, mentre poi la si vede che corre nella campagna innevata, ci piace pensare che anche Carlo Mazzacurati non sia morto, prematuramente a 57 anni, in un letto nel reparto di Rianimazione dell'ospedale di Monselice a causa di una grave malattia, bensì che stia ancora in grande forma, dietro la macchina da presa per girare una delle tante storie che aveva ancora in serbo da raccontarci.

L'ULTIMA FATICA. Padovano doc, figlio dell'ingegnere Giovanni Mazzacurati, il regista e sceneggiatore nostrano aveva scelto nuovamente la sua Padova, e anche Monselice, tra le location dell'ultimo film "La sedia della felicità", dove lo scorso giugno sono state girate alcune scene. La pellicola uscirà postuma nelle sale il prossimo 24 aprile.

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BIOGRAFIA (FONTE: WIKIPEDIA). A Bologna negli anni Settanta è fra i primi studenti del corso di laurea Dams. Nel 1979 realizza grazie a un'eredità un film in 16mm, Vagabondi, che nel 1983 vince il premio di distribuzione offerto dalla Gaumont al festival milanese Filmmaker. Ma la successiva smobilitazione della casa di distribuzione impedisce al film di raggiungere le sale. Si trasferisce a Roma, dove lavora ai testi di alcune trasmissioni televisive e nel 1985 scrive assieme a Franco Bernini la sceneggiatura di Notte italiana, che trasforma in film nel 1987. Conquista il Leone d'Argento nel 1994 con la pellicola Il toro. Come sceneggiatore ha collaborato tra gli altri con Daniele Luchetti e con Gabriele Salvatores, vincendo il Premio Solinas per la sceneggiatura di Marrakech Express. Ha recitato piccole parti in tre film di Nanni Moretti. Nel 2009 ha co-prodotto con Angelo Barbagallo ed Edoardo Scarantino il film-documentario The One Man Beatles di Cosimo Messeri, in concorso alla IV edizione della Festa del Cinema di Roma e candidato ai David di Donatello 2010 come miglior film documentario.

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