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Cronaca

"Cars Lifting", false immatricolazioni per i bolidi di lusso: decine di vittime nel padovano

Ci sono anche diversi padovani tra le vittime del raggiro scoperto dalla guardia di finanza di Pordenone. Diciotto gli indagati e più di ottocento truffati in tutta Italia

Sono numeri da capogiro quelli emersi in due anni di indagini nell'ambito dell'operazione Cars Lifting condotta dalle fiamme gialle di Pordenone, che hanno portato a galla un'evasione da oltre 30 milioni di euro grazie al commercio online di automobili di lusso.

I numeri

Sarebbero 36 i padovani coinvolti del maxi raggiro basato su una lunga serie di immatricolazioni fittizie per auto di lusso acquistate online. Varie le sfumature della truffa, consumata talvolta fingendo immatricolazioni mai avvenute, altre abbassando i chilometri dichiarati e altre ancora con gli acquirenti che versavano sostanziosi anticipi senza vedersi consegnare i veicoli. La cifra intascata dai truffatori grazie alle sole vittime padovane si aggira attorno a un milione e 172mila euro, più di 32mila euro a cliente in media. In tutto il Veneto si supererebbero le duecento vittime (210), per circa otto milioni andati in fumo. Il raggiro ha coinvolto diciotto regioni in tutta Italia, in particolare Lazio, Veneto e Friuli Venezia Giulia con 835 truffati.

I provvedimenti

L'operazione, condotta dai finanzieri pordenonesi con la polizia stradale di Udine, ha portato all'arresto di cinque persone. Tre di loro, residenti a Pordenone, Nettuno e Anzio, sono finite in carcere mentre per altre due è scattato l'obbligo di dimora. Altri tredici gli indagati a vario titolo: tra loro ci sono anche i titolari di diverse agenzie di pratiche auto, obiettivo nei giorni scorsi di numerose perquisizioni in tutta la penisola.

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