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Cronaca

Il rapporto con la 17enne era consensuale, 53enne assolto dall'accusa di violenza sessuale

L'uomo, residente nel padovano, era stato accusato dalla figlia di un amico di averla costretta ad un atto orale. E' stato lo stesso il pubblico ministero a chiedere che l'uomo venisse prosciolto

Un proscioglimento in udienza preliminare, poi l'opposizione della parte offesa e, nel novembre del 2021, l'imputazione coatta. Ma il pubblico ministero Mara De Donà, titolare del fascicolo dell'indagine aperta per violenza sessuale nei confronti di una minorenne, che al tempo dei fatti (nel 2017) aveva 17 anni, non ha mai creduto alla responsabilità di quell'uomo, amico del padre, finito davanti ai giudici con un'accusa tanto infamante. Era invece convinta che quel rapporto orale fosse stato conseziente. "Se la prova regina - ha detto il sostituto procuratore - è la parola della vittima contro quella dell'accusato il processo diventa evidentemente squilibrato. In teoria tutti i rapporti intimi sarebbero da considerare una violenza con il passare del tempo e le mutate relazioni fra le parti, perchè il consenso che non sarebbe stato dato, per quanto non siamo in presenza di una forzatura fisica, potrebbe equivalere ad una imputazione". Così il 53enne padovano protagonista di questa storia (difeso dagli avvocati Antonio Menapace e Roberta Spinacé) è stato assolto per non avere commesso il fatto.

Il caso

Il caso, avvenuto a Casier, vedeva al centro un amico di famiglia, che di professione fa l'attore e l'intrattenitore. L'uomo aveva instaurato un rapporto di "amicizia" con la giovane sin da quando questa aveva 14 anni ed era solito frequentare la casa del padre della ragazza, separato, e fermarsi anche a dormire. Nei mesi successivi alla presunta violenza la 17enne, quasi improvvisamente, non vuole più fare visita al papà, cui spettano due week end al mese, e lamenta un generico malessere. La verità della ragazza sarebbe emersa nel corso delle visite dallo psicologo: la sera del Primo Maggio del 2017 avrebbe chiesto al 52enne di farle un massaggio, che presto si sarebbe trasformato però in ben altro: l'amico del padre, mentre questi era in camera che dormiva, avrebbe cominciato ad accarezzare i glutei della giovane, poi le avrebbe toccato le parti intime. La ragazza disse di aver cercato di spostarsi ma lui l'aveva bloccata e l'avrebbe obbligata ad un rapporto orale.

L'ex

Decisiva, ai fini dell'assoluzione, è stata in particolare la testimonianza dell'ex fidanzato della presunta vittima, secondo cui la giovane avrebbe avuto un comportamento sentimentale piuttosto "disinibito", avendo intrecciato in passato storie con uomini molto più maturi di lei.

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