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Cronaca

Caso Mantovani, il presidente Baita davanti al gip non risponde

Arrestato con altre 3 persone con l'accusa di associazione a delinquere per frode fiscale, nel primo interrogatorio di oggi il capo del gruppo padovano di costruzioni si è avvalso della facoltà di non rispondere

Bocca cucita, per Piergiorgio Baita, durante l'interrogatorio di garanzia davanti al gip.

IN SILENZIO. Oggi nel carcere di Belluno dove è rinchiuso dalla scorsa settimana dopo l'arresto, con altre 3 persone, per associazione a delinquere finalizzata frode fiscale, il presidente del gruppo di costruzioni padovano Mantovani spa si è avvalso della facoltà di non rispondere.

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LE RICHIESTE DELLA DIFESA. Il suo difensore, l'avvocato Paola Rubini, ha proposto al Tribunale del riesame di Venezia un'istanza di scarcerazione e dissequestro cautelare dei beni di Baita. Per la difesa, inoltre, la sede naturale dell'inchiesta sarebbe la Procura della Repubblica di Padova e non quella di Venezia. "Questo perché la sede della Mantovani è nel capoluogo euganeo mentre a Venezia c'è solo un ufficio amministrativo", ha spiegato il legale.

BAITA "TRANQUILLO". L'avvocato Rubini ha avuto un lungo colloquio con il proprio assistito: "é tranquillo - ha riferito -, sereno e molto determinato pur sapendo che quella che lo attende non sarà una passeggiata". Baita "sta studiando l'ordinanza del Gip - ha aggiunto - per prepararsi ad un eventuale interrogatorio del Pm".

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