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Cronaca Stanghella

Caso Samira: rigettato il ricorso per la scarcerazione di Mohamed Barbri

Il tribunale del riesame di Venezia mercoledì non ha accolto le tesi della difesa: il 43enne resta in carcere a Verona dov'è stato trasferito da due settimane

Dopo una lunga giornata di attesa, mercoledì il tribunale del riesame di Venezia si è espresso sull'istanza di scarcerazione di Mohamed Barbri chiesa dal suo legale, l'avvocato milanese Daniele Pizzi. Niente misure alternative alla detenzione quindi per il 41enne marocchino accusato del presunto omicidio e dell'occultamento di cadavere della moglie Samira El Attar scomparsa da Stanghella lo scorso 21 ottobre.

Rigetto

Il tribunale del riesame presieduto dalla dottoressa Licia Marino non ha quindi accolto l’istanza presentata dall’avvocato che aveva incentrato la richiesta di scarcerazione sulle scarse prove raccolte e sul fatto che quella di Mohamed in Spagna non fosse una fuga come sostenuto dagli inquirenti ma un allontanamento per cercare Samira. Le motivazioni del rigetto verranno rese note entro 30 giorni. Non è quindi servito portare le ricevute dei pernottamenti in Spagna a riprova che Barbri non abbia cercato di nascondersi e il biglietto di ritorno da Madrid che il quarantunenne aveva con sé al momento dell’arresto. Nel frattempo l’imputato continua a professarsi innocente. L’uomo che la settimana scorsa è stato ascoltato dal pm Francesco D’Abrosca della procura di Rovigo insiste sulla tesi che la moglie sia viva e chiede di analizzare un profilo Facebook non ufficiale che sarebbe riconducibile a Samira.

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