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Cronaca Loreggia

La Cassazione sullo Stupro alla Baita al Lago: inammissibile il ricorso di Filppo Roncato

La condanna a 6 anni per l'imputato, già confermata dalla Corte di appello di Venezia, è quindi definitiva per una vicenda giudiziaria durata ben 8 anni

Ci sono voluti otto anni per arrivare a una condanna definitiva, che è giunta la sera di martedì 7 giugno. Otto anni lunghissimi, un'eternità per la vittima. La Corte di Cassazione ha infatti dichiarato inammissibile il ricorso presentato dalla difesa dell'imputato Filippo Roncato.

Rigetto

Le parti civili, costituite difese dall'avv. Cristina Bissacco, aveva chiesto il rigetto dell'impugnazione. La condanna a 6 anni per l'imputato, già confermata dalla Corte di appello di Venezia, è quindi definitiva.

I fatti

Il 27enne di Loreggia, rampollo di una nota famiglia di imprenditori del settore del mobile della zona, la sera del 21 agosto del 2015, all'interno della nota discoteca "Baita al Lago" di Castelfranco Veneto, si era reso responsabile dello stupro di una 15enne dell'alta padovana. «Mi ha portato in una zona isolata della discoteca - aveva raccontato la vittima, che si era costituita come parte civile (rappresentata dall'avvocato Cristina Bissacco) insieme alla madre e ad un altra ragazza, bloccata con la forza dall'amico di Roncato, Giulio Peschetola (per lui la condanna è di sei mesi) mentre era accorsa per dare aiuto all'amica - e lì ha iniziato a baciarmi e palpeggiarmi, poi mi ha costretto a spogliarmi e mi ha imposto un rapporto sessuale completo». Il racconto era stato confermato anche da una seconda giovane, che aveva tentato di correre in suo aiuto e che Peschetola, complice di Roncato, aveva trattenuto lungo la scalinata che permette di accedere al giardino esterno, poco lontano da dove si stava compiendo lo stupro.

Precedenti

Roncato, rampollo di una nota famiglia di imprenditori del settore del mobile, non è nuovo  a fatti del genere. Il 28enne era stato condannato perché nel luglio 2017 avrebbe cercato di violentare un'amica, all'epoca 16enne. L'episodio, a quanto raccontato dalla vittima, era avvenuto nella casa della ragazza, sorella di un amico del Roncato che era presente ma impegnato a tagliare l'erba in giardino. Il 28enne avrebbe cercato una scusa per restare solo con la giovane e, sul divano del salotto, l'avrebbe prima baciata tentando poi un approccio sessuale vero e proprio cercando di immobilizzarla.

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