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Cronaca Stanga / Via Giacinto Andrea Longhin

Via Longhin, blitz di CasaPound contro le nuove case per i nomadi

Dal cavalcavia, i militanti dell'associazione di estrema destra hanno contestato con uno striscione e fumogeni tricolore le nuove abitazioni in costruzione, all'insegna del motto "le case prima agli italiani, mutuo sociale subito"

Sguardi molto curiosi e qualche applauso. Sono le reazioni destate ieri dal blitz dei militanti dell'associazione di estrema destra CasaPound, saliti con fumogeni tricolore sul cavalcavia vicino alle nuove casette in costruzione al campo nomadi di via Longhin. Uno striscione lungo dieci metri è stato affisso, con la scritta “le case prima agli italiani, mutuo sociale subito”.

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NOMADI GRATIS, ITALIANI IN AFFITTO. “Queste casette in muratura non ci sono piaciute e non sono piaciute a moltissimi padsaopouovani - dichiara Alessio Tarani, responsabile provinciale di CasaPound contestando l’investimento di 480 mila euro per le casette assegnate ai nomadi – non è assolutamente un problema il fatto che siano Rom, il fatto grave è che vengono regalate delle case a persone che chiedono continuamente assistenza senza lavorare e agli italiani veramente bisognosi invece il Comune chiede l’affitto”.

LA CONTROPROPOSTA. “In Lazio, la nostra proposta di Mutuo Sociale è diventata legge da poche settimane – prosegue Tarani lanciando una controproposta - i Comuni e la Regione devono stanziare alcune case, costruite con dei criteri di vivibilità e non come alveari, tramite vendita rateizzata alle persone bisognose. Si possono saltare le banche e gli intermediari vendendo le case al costo di costruzione”.

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