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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Centro congressi in Fiera, aumento di capitale senza la Provincia

La società che raggruppa Comune di Padova, Provincia e Camera di Commercio, titolare del futuro polo congressuale ha deliberato davanti al notaio un incremento di 31milioni 250mila euro. La Provincia però si è astenuta

Come da programma, ieri si è tenuta l'assemblea dei soci di Fiera di Padova Immobiliare Spa - società che raggruppa Comune, Provincia e Camera di Commercio, titolare del futuro Centro congressi in Fiera – per l'aumento di capitale fondamentale per la realizzazione del nuovo polo congressuale della città.

PROVINCIA ASTENUTA. La ricapitalizzazione è stata deliberata davanti al notaio con la sottoscrizione di Comune e Camera di Commercio per un importo pari a 31.250.000 euro: il primo ha sottoscritto per un importo pari a 12.500.000 conferendo 8.042.000 euro attraverso la cessione del Palazzo delle Nazioni, la seconda per un importo pari a 12.500.000 euro, con versamento immediato della somma di 3.125.000 euro nelle casse di Fiera di Padova Immobiliare Spa. Astenuta, invece, la Provincia, che ora avrà a disposizione 30 giorni per poter aderire.

COMUNE E CAMERA DI COMMERCIO. "Un passo fondamentale per accelerare sul progetto del centro Congressi - dicono insieme il sindaco Flavio Zanonato e il presidente Roberto Furlan - che consente al cda di dare il via alla gara con l'immediata pubblicazione del bando" ad evidenza pubblica per individuare la ditta che progetterà ed eseguirà i lavori di realizzazione della nuova struttura nell'area ora occupata dal Palazzo delle Nazioni all'interno del complesso fieristico. I termini per la sottoscrizione del capitale sono fissati in 30 giorni per cui "si auspica - proseguono Zanonato e Furlan - che la Provincia, alla luce del quadro documentale prodotto, possa valutare positivamente la propria adesione".

LA DEGANI VUOLE PIU' TRASPARENZA. A “bloccare” la presidente della Provincia, Barbara Degani, è il timore che la vicenda della realizzazione del Centro congressi "sia gestita allo stesso modo di quella della vendita delle autostrade - sostiene - per la quale il comune di Vicenza è stato costretto ad operare una correzione in corsa". "Non voler dire quanto costerà mantenere la struttura ogni anno, non voler far luce sulla solidità finanziaria di Fiera Immobiliare fortemente compromessa da titoli derivati, non volere chiedere a tutti i soggetti di assumersi un impegno concreto e duraturo - conclude Degani - equivale a dire che tanto, alla fine, ci sarà sempre 'Pantalone a pagare'".

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