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Cronaca Porta Trento Nord / Via Giacinto Carini, 3

Chiesanuova, centro massaggi cinese con servizi “extra”

Dopo un anno di indagini la polizia municipale ha sequestrato il centro "Angela" e arrestato ai domiciliari la titolare per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. Perquisito a Monselice un altro centro

Al centro massaggi orientali “Angela” di via Carini 3 a Chiesanuova le operatrici dagli occhi a mandorla offrivano, al termine dei canonici massaggi, anche un servizio extra: “far volare l'aereo”, dicevano. Questo, in dialetto della regione cinese del Wenzu, altro non significava che masturbare il cliente.

SEQUESTRO E ARRESTO. A seguito di un anno di indagini, la polizia municipale di Padova ha messo i sigilli al centro massaggi in questione e agli arresti domiciliari la titolare Zhang S., cittadina cinese di 34 anni residente a Monselice e dimorante a Padova con un figlio di 2 anni. L'accusa è di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione.

PRESTAZIONI SESSUALI. Le indagini sono iniziate dopo una segnalazione scritta giunta alla polizia municipale il 7 febbraio 2011. Interrogati, alcuni clienti del centro hanno riferito che al termine del massaggio veniva offerta una prestazione sessuale a pagamento: chi acconsentiva pagava alla massaggiatrice il prezzo della prestazione extra e alla cassa saldava il massaggio. Il 6 settembre scorso i vigili entrano nel centro massaggi, trovano due clienti ai quali si stava praticando un massaggio e 4 giovani massaggiatrici di nazionalità cinese in regola con il permesso di soggiorno. Le donne, accompagnate al comando per essere identificate, negano l'attività sessuale ma i clienti, convocati successivamente, hanno riconosciuto in foto le ragazze dalle quali avevano avuto prestazioni sessuali.

INTERCETTAZIONI. Ulteriori indagini, coordinate dal pm Giorgio Falcone, hanno appurato che la titolare era consapevole di quanto accadeva nel suo centro massaggi. La certezza grazie alle intercettazioni ambientali: le prestazioni "extra" erano praticate sistematicamente e la titolare le favoriva perché aumentavano la clientela.

UN CENTRO ANCHE A MONSELICE. Martedì 14 febbraio è scattata la perquisizione dell'abitazione dell'indagata e il sequestro preventivo del centro di Chiesanuova. Perquisito inoltre un altro centro massaggi a Monselice, di proprietà dell'indagata. L'attività investigativa è ancora in corso perché gli inquirenti stanno vagliando il materiale sequestrato durante la perquisizione: 4mila euro in contanti, bancomat, libretti postali.

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