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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Cgil, Cisl e Uil a caccia del Corvo di Etra: «Tuteliamo i lavoratori da una cosa indegna»

La mattina di martedì 20 settembre i sindacati Cgil, Cisl e Uil hanno inviato a tutti dipendenti di Etra, più di migliaio di persone, una lettera che chiarisce la loro posizione sul caso delle lettere anonime diffamatorie

La mattina di martedì 20 settembre i sindacati Cgil, Cisl e Uil hanno inviato a tutti dipendenti di Etra, più di migliaio di persone, una lettera che chiarisce la loro posizione sul caso del Corvo. C'è qualcuno infatti, che da circa un anno, invia lettere con contenuti diffamatori nei confronti di dirigenti e di lavoratori.

Il Corvo

Lo fa firmandosi "i lavoratori di Etra", cosa che fa pensare che a inviarle sia qualcuno dall'interno. Fatto che ovviamente è ancora non dimostrabile ma che è facile da intuire. Poi magari verremo smentiti da fatti nuovi ma sarebbe davvero soprendente che il cosiddetto Corvo di Etra sia un esterno. La vicenda sta facendo molto rumore, così i sindacati confederati, Cgil, Cisl e Uil, hanno deciso di prendere una posizione chiara una volta che la faccenda è diventata pubblica. Una lettera ufficiale l'aveva mandata qualche giorno fa anche il segretario della Fiadel che addirittura faceva sapere di aver denunciato la sindaca di Rossano Veneto (Vi) perché aveva in modo chiaro, seppure indiretto, accusato lui di essere l'autore delle lettere anonime. 

Sindacati

«Nei giorni scorsi - fanno sapere con una nota - abbiamo appreso, dai social network, dalla stampa locale nonché dalle varie telefonate e messaggi ricevuti dai nostri associati, dell’invio di un appello, rivolto a tutti i sindaci dei comuni soci di Etra, in cui non solo sono state mosse gravi accuse contro l’attuale gestione aziendale, ma è stato anche denunciato un presunto “clima di vessazioni e minacce” che sarebbe esistente in società. La cosa più misera è indegna viene rappresentata nell’ultima missiva, in quanto, questi soggetti diffamatori seriali si spingono oltre, toccando anche le categorie fragili – minori e lavoratori invalidi – questi ultimi, assunti in Etra ai sensi delle normative di legge che disciplinano il collocamento obbligatorio dei soggetti disabili», evidenziano. In una delle lettere infatti si fa riferimento a delle assunzioni ma se si decide, e come giornale abbiamo una linea chiara in merito, di non dar peso a delle lettere anonime, non si dovrebbe neppure entrare nel merito dei contenuti in esse presenti. Si rischia di legittimare l'azione diffamatoria di chi si nasconde e agisce nell'ombra non è esattamente né deontologicamente e neppure socialmente accettabile. 

Tutele

«Abbiamo appreso, altresì, che il citato appello - continua la nota dei sindacati - sarebbe stato preceduto da altre missive anonime rivolte e che tutte sono state impropriamente e genericamente firmate con la locuzione “I Lavoratori e le Lavoratrici di Etra S.p.A.”.Ebbene, in considerazione di quanto sopra, le scriventi OO.SS., con il presente comunicato, condannano ogni missiva inviata in forma anonima ai vari enti e prendono pubblicamente le distanze dai citati appelli perché la ‘paternità’ degli stessi e di quanto ivi affermato non può assolutamente essere attribuita a tutte le lavoratrici ed a tutti i lavoratori di Etra S.p.A. che, infatti, non sono mai stati interpellati e/o coinvolti né sull’opportunità di procedere alla loro redazione né tantomeno sui contenuti», fanno sapere a tutela dei lavoratori. «Siamo pronti - conclude la lettera dei sindacati inviata ai lavoratori - a costituirci parte civile nei confronti dei calunniatori/diffamatori seriali che, con metodi a dir poco indegni, danneggiano l’immagine di tutti i dipendenti di Etra nonché della loro azienda».

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