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Cronaca Monselice / Via San Giacomo

"Cignetto" trovato morto al parco "Ucciso dalla mala educazione"

L'unico nato di quest'anno è stato trovato senza vita dai volontari del Bosco dei Frati di Monselice. La polemica esplode su Facebook: "I bambini tirano sassi e pallonate e i genitori li lasciano fare"

Era l'unico cigno nato quest'anno al parco Buzzaccarini di Monselice e volontari e frequentatori si erano già affezionati al cucciolo, sempre al seguito di mamma e papà. Il piccolo è stato trovato morto domenica dai volontari del Bosco dei Frati, e, oltre al dispiacere, incalza la polemica su come un episodio del genere sia potuto accadere: "Cosa gli sia successo con esattezza nessuno lo sa, anche se è facile da immaginare", è il post con cui la pagina Facebook del parco saluta, amareggiata, il cignetto.

"CIGNETTO UCCISO DALLA MALA EDUCAZIONE". Quello che "è facile immaginare" è che qualcuno possa aver fatto qualcosa, pur senza l'intenzione di fare del male. Non ci sono prove, certo, ma sono tante le persone che sul social network puntano il dito contro la cattiva educazione che alcuni genitori impartirebbero ai propri figli, permettendo loro di lanciare i sassi alle creature ospitate dal parco, senza intervenire di fronte ad alcuni comportamenti evidentemente pericolosi per gli animali. Perché se i piccoli non si rendono conto, certamente mamma e papà sono grandi abbastanza per capire.

NON È LA PRIMA VOLTA. "Circa due anni fa, due piccoli cigni, alle ore 12 di un giorno di luglio, erano perfettamente sani, mezz'ora dopo li ritrovammo morti appoggiati al cancello d'ingresso - racconta uno dei volontari - al parco Buzzaccarini, madre natura da sola non ha mai fatto grossi danni. A mio parere si tratta semplicemente di mala educazione: con una pallonata, con un cane non tenuto al guinzaglio, con un tentativo di afferrarlo esagerando con la presa, con un bastone, con un sasso, con del cibo non opportuno. Tutte cose che ho visto fare da bambini, ma qualche volta anche da adulti. I piccoli dei pennuti del parco sono molto fragili e basta davvero poco per causarne la morte".

"I CARTELLI NON BASTANO". "Cartelli ce ne sono per tutto il parco - continua - ma, quando vedi un bambino inseguire un'anatra con un bastone in mano, controllato dallo sguardo indifferente se non divertito del genitore, capisci che in questi casi non c'è cartello che tenga. Gli interventi dei volontari sono sempre molto decisi, ma il parco è grande e non si riesce ad essere ovunque".

VANDALI AL PARCO. Un episodio che non ha lasciato indifferente la comunità virtuale di Monselice. Sono in tanti gli iscritti al gruppo cittadino amareggiati e convinti che simili comportamenti possano realmente avere provocato la morte del piccolo cigno, visto che poco prima era vispo e stava bene. "E non solo gli animali subiscono danni. Questa è di oggi", scrive ancora uno dei volontari, postando la foto di un alberello "mozzato".

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