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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Castelbaldo

Cimice asiatica, è allarme rosso nel Padovano: "A rischio 700 ettari di mele e pere"

Riunione d'emergenza a Castelbaldo per fronteggiare il problema, che cresce di anno in anno: "Attaccano anche peperoni e pomodori, ormai nessuna coltivazione è immune"

"Un alieno si aggira fra i nostri frutteti: è la cimice, una calamità a cui bisogna far fronte con la ricerca che riconduca alle soluzioni biologiche e permetta di salvare la produzione di mele, pere, kiwi e molti altri prodotti della nostra agricoltura". A lanciare l'ennesimo allarme è Martino Cerantola, presidente di Coldiretti Veneto, all'incontro organizzato mercoledì 11 luglio a Castelbaldo.

"Serve tempo e studio"

Prosegue Cerantola: "Serve tempo e studio per individuare il parassita in grado di contenere l'insetto definito 'alieno' perchè proveniente dalla Cina. Nel frattempo vanno attivate misure di difesa immediate con reti di protezione che rappresentano un costo per l'impresa agricola". Su questo Giuseppe Pan, assessore regionale all'agricoltura, ha garantito l'intervento, trovando risorse nel programma di sviluppo rurale. I danni si allargano dai frutteti agli orti fino alle piante ornamentali: i dati rilevati dai tecnici si profilano molto preoccupanti per il 2018. Tutte le campagne del territorio veneto sono interessate da questa presenza anche se le province più colpite sono Padova e Rovigo: a rappresentare gli imprenditori al tavolo delle autorità oltre al direttore Pietro Piccioni erano seduti i rispettivi presidenti delle Coldiretti provinciali, Massimo Bressan e Carlo Salvan. 

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"Ogni femmina depone 400 uova per volta"

Ed è proprio Bressan a snocciolare i dati più preoccupanti: "A Padova abbiamo oltre 700 ettari di coltivazioni di mele e pere e il problema della cimice è emerso negli ultimi tre-quattro anni, ora l'insetto che non teme il freddo dei nostri inverni sempre più miti si sta diffondendo e la preoccupazione cresce fra i produttori. Ogni femmina depone fino a 400 uova per volta. Qui abbiamo molte aziende biologiche e l'unica forma di difesa sono le reti anti-insetti. Registriamo attacchi limitati anche nel peperone e pomodoro, fra qualche anno cosa succederà? Sicuramente va individuato l'insetto antagonista ma dobbiamo anche intensificare i controlli sulle importazioni per evitare l'arrivo di questi alieni che minacciano i nostri prodotti". 

"Nessun prodotto è immune"

Gli esperti confermano che i danni ai frutteti sono in sensibile aumento: “Stiamo passando da piccole percentuali a valori assai più elevati. - ricorda Manuel Benincà, fitopatologo e funzionario di Coldiretti Veneto - Ci aspettiamo un’escalation soprattutto su mele e pere, ma nessun prodotto è immune. La prospettiva è quella di individuare in tempi brevi un antagonista. Intanto mettiamo in campo misure preventive e curative”. Graziano Balbo, presidente della Cofruca di Castelbaldo, si è fatto portavoce della preoccupazione dei produttori, molti dei quali hanno voluto partecipare all’incontro per testimoniare a Pan come non via sia altro tempo da perdere per mettere al sicuro la frutta padovana e veneta.

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