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Cronaca

Cinghiali pericolosi, Coldiretti: "Agire prima che ci scappi il morto"

Federico Miotto, presidente di Coldiretti Padova, ne è convinto: "Non si può più aspettare, c'è in gioco il futuro di un intero ecosistema. Non aspettiamo che si verifichi una tragedia"

La proliferazione incontrollata dei cinghiali in tutta l’area euganea rappresenta un serio problema per la sicurezza del territorio, oltre che per l’agricoltura e l’ambiente. La conferma arriva dalla notizia di un nuovo indicente sui Colli Euganei, l’ennesimo provocato dalle scorribande dei cinghiali in tutta la zona.

CONTRASTO SACROSANTO. Federico Miotto, presidente di Coldiretti Padova, avverte: "Prima che ci scappi il morto pensiamo ad affrontare seriamente l’emergenza senza perdere tempo in sterili polemiche ideologiche. Il contrasto alla proliferazione degli ungulati non può trasformarsi in una guerra tra ambientalisti e cacciatori perché qui è in gioco il futuro di un intero ecosistema, oltre che la sicurezza di chi lavora e vive nel territorio. Oppure vogliamo aspettare di trovarci di fronte ad una tragedia, come è già accaduto in altre parti d’Italia, per realizzare che non c’è più tempo da perdere? Ricordo che sulla questione cinghiali e, più in generale, sulle azioni di contenimento della fauna selvatica, Coldiretti ha presentato una proposta di legge regionale frutto di un confronto con Legambiente. Ne abbiamo parlato anche con tutti i sindaci dell’area del Parco Colli non più tardi di due settimane fa. Tutti gli amministratori concordano sulla necessità di procedere senza ulteriori indugi o passi falsi, prima accada l’irrimediabile". 

SEMPRE PIU' EFFICACIA. Mentre si perde tempo a discutere i nostri agricoltori devono fare i conti con gli ingenti danni ai vigneti, agli uliveti, ai terrazzamenti e ad ogni genere di coltura. L’abnorme e incontrollata presenza di selvatici sta mettendo a repentaglio lo stesso patrimonio di biodiversità del già fragile ecosistema dei Colli Euganei. Anche la sicurezza stradale è ormai un’incognita e su questo penso che non vi siano dubbi. Il Parco Colli - conclude Miotto - ha avviato un piano di abbattimento dopo una lunga pausa. Dobbiamo proseguire con maggiore efficacia su questa strada, mettendo a punto un’azione che continui nel tempo e che permetta di uscire dall’emergenza». 

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