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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Due Carrare

Oltre 20 persone giocano a poker assembrate in un circolo privato: interviene la polizia

Gli agenti ha scoperto a inizio mese che il gruppo aveva organizzato la giornata a Due Carrare: all'interno 14 pregiudicati. Locale chiuso e doppia sanzione per i presenti

Giocavano tranquillamente a poker in un circolo privato nonostante le misure di contenimento della pandemia lo vietino. Nel pomeriggio di sabato 2 gennaio la squadra amministrativa della Questura di Padova, ha avuto notizia dell’apertura di un circolo a Due Carrare dove i soci erano stati invitati tramite social network a partecipare al gioco, in palese violazione della normativa vigente.

Oltre 21 giocatori

Gli operatori si sono recati presso la sede del locale dove, dopo aver constatato che alcune persone stavano effettivamente entrando all’interno, hanno proceduto a effettuare un controllo con la collaborazione degli agenti della squadra mobile e del reparto prevenzione crimine del Veneto. Nel circolo sono state trovate 21 persone, tra i 25 e 50 anni, tutte italiane tranne due stranieri regolari in Italia, sedute attorno a due tavoli e intente a giocare a poker Texas Hold’em, a stretto contatto fisico tra di loro. Tutti sono stati identificati e sottoposti a controllo da cui è emerso che 14 di loro avevano precedenti di polizia. Nel locale era inoltre stato allestito uno spazio adibito a bar.

Attività sospesa

Al termine delle operazioni l’attività del circolo è stata immediatamente sospesa e il locale è stato chiuso per 5 giorni a partire dal 2 gennaio, mentre a tutti i presenti è stata contestata la violazione della normativa a contrasto della diffusione del Coronavirus, elevando due verbali, uno per lo spostamento dal domicilio senza il presupposto della necessità e l’altro per la mancata osservanza del giusto distanziamento sociale, per un totale di 800 euro a persona. I provvedimenti sono stati notificati al presidente dell’associazione, un quarantenne italiano, invitato in Questura perché non presente al momento del controllo. Sia il presidente che il segretario del circolo sono stati denunciati per il reato di istigazione a disubbidire alle leggi perché, seppur in emergenza epidemiologica, hanno organizzato tornei di poker e per ottenere la partecipazione di numerosi giocatori hanno divulgato tramite Whatsapp messaggi di invito contenenti anche indicazioni su cosa dichiarare in autocertificazione in caso di controllo.

Chiuso circolo privato dove si giocava a poker

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