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Cronaca Cittadella

Cittadella, Caritas accoglie 6 profughi e Bitonci prende le distanze

Il sindaco e parlamentare leghista critica la scelta dell'ente benefico diocesano rimandando a quest'ultimo ogni responsabilità su eventuali futuri problemi che i giovani accolti - tra i 19 e 31 anni - potrebbero creare in paese

Nella frazione di Santa Croce Bigolina, a Cittadella, l'arrivo di sei profughi dal Nordafrica di età compresa tra i 19 e i 31 anni che saranno accolti in strutture della Caritas locale non poteva lasciare indifferente il sanguigno sindaco e parlamentare della Lega Massimo Bitonci, da sempre molto "sensibile" alle tematiche dell'immigrazione, che prontamente ha deciso di prendere le distanze dall'iniziativa diocesana.

CARITAS RESPONSABILE. “Nessuna struttura comunale verrà assegnata o utilizzata per attività a beneficio di questi clandestini – premette Bitonci - Il Comune di Cittadella non rilascerà a nessuno di questi extracomunitari la residenza. Qualsiasi problema dovesse venir provocato da queste persone, sarà imputato direttamente a chi se ne è assunta la piena responsabilità, cioè ai responsabili di Caritas ed associazioni coinvolte".

bitonci_originalINIZIATIVE “CATASTROFICHE”. Se la legge glielo avesse consentito, il sindaco di Cittadella precisa che non avrebbe esitato ad impedire ad associazioni private di accogliere in casa loro “chicchessia". Bitonci ritorna anche su iniziative affini precedenti: “In passato altri loro progetti hanno avuto un esito catastrofico, ad esempio l'iniziativa di aver dato case di privati cittadini ad alcuni extracomunitari, che hanno messo in seria difficoltà i proprietari delle abitazioni, costretti dopo diversi tentativi bonari andati a vuoto a ricorrere a procedure di sfratto per tornare in possesso delle proprie abitazioni, con tanto di forze dell'ordine, no global veneziani e padovani, e battage mediatico al seguito".

PROFUGHI “SUI GENERIS”. "Pertanto - aggiunge - se pur rispettoso dei ruoli di ciascuno, ho ribadito con gentilezza, ma con altrettanta fermezza, che a mio parere i profughi sono quelli che lasciano il proprio paese portando con sé la famiglia, i figli, gli anziani: qual è il profugo che lascia i propri cari nel paese dilaniato da guerra? In questo particolare momento di crisi, con tutti gli anziani in difficoltà e le persone senza lavoro - conclude - per fare davvero del bene basterebbe solo volgere lo sguardo intorno a sé".

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