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Cronaca

A Giurisprudenza nasce Collect Ius Ecco la nuova piattaforma giuridica

Studenti e studiosi, docenti e professionisti del settore giuridico potranno effettuare ricerche di dati, discutere casi pratici e creare un proprio archivio personale basato sui materiali contenuti nel sito

CollectIUS: è questo il nome della nuova piattaforma telematica interattiva creata dagli studenti della sede di Treviso della facoltà di Giurisprudenza dell'università di Padova. Si tratta di una piattaforma informatica attraverso la quale studenti e studiosi, docenti e professionisti operanti prettamente, ma non esclusivamente, nel settore giuridico, potranno effettuare ricerche di dati, discutere casi pratici e creare un proprio archivio personale basato sui materiali contenuti nel sito dedicato.

IL BANDO DA 10MILA EURO. Il progetto è stato realizzato dagli studenti trevigiani del corso di Metodologia ed informatica giuridica del professor Paolo Moro, vincitori del bando "Progetti innovativi degli studenti" dell'Uiniversità degli Studi di Padova. Un lauto premio di 10mila euro che ha permesso ai futuri giuristi di creare dal nulla un nuovo modo per "fare Legge", un social-network legale in cui la risoluzione di casi giurisprudenziali è il leitmotiv, il "filo rosso" di collegamento tra gli esperti del diritto e i ragazzi.

GLI STUDENTI DI COLLECT IUS. I proponenti del progetto sono Elena Bettarello, Elison Biscaro, Giulia Brunello, Silvia De Pieri, Elisabetta De Zorzi, Sveva Ianese, Filippo Milan, Chiara Torresan, Carlotta Venezia, Jessica Viale e Andrea Vianelli. La disseminazione dei risultati del progetto CollectIUS è stata poi accompagnata da una pubblicazione cartacea realizzata dagli stessi studenti e stampata nei giorni scorsi dall’editore giuridico specializzato Giappichelli, ulteriore simbolo di come il progetto abbia ottenuto successo fin dai suoi primordi.

IL PROFESSOR MORO. "Tutto è cominciato nella primavera 2015, quando, vincendo il bando, abbiamo ottenuto un risultato eccezionale per Giurisprudenza, considerato che la presentazione di questi finanziamenti è solitamente prerogativa delle strutture scientifiche. Sono quindi molto felice di aver realizzato questa innovativa piattaforma giuridica, anche perché ciò denota l'ottimo lavoro continuamente svolto dal corpo docente all'interno della sede universitaria trevigiana", ha dichiarato il professor Moro, docente coordinatore del Progetto innovativo CollectIUS.

COME FUNZIONA. Luca Zanchetta, titolare dell’impresa informatica Onireon di Treviso che ha sviluppato la parte tecnica e cofinanziato l'iniziativa, ha poi spiegato il funzionamento del sito: "Sarà accessibile a tutti e avrà alla base una profilazione personale dettagliata per ogni singolo utente. La ricerca interna invece sarà orientata da tag e parole chiave e mediante un meccanismo di feedback gli utenti, col tempo, condizioneranno l’algoritmo di presentazione dei risultati richiesti. La banca dati CollectIUS poi, per sua natura, si evolverà in modo dinamico gazie all’inserimento di nuovi casi e di pareri sia favorevoli che contrari rispetto alle tesi proposte".

GLI STUDENTI. Un progetto quindi innovativo, tecnologico e a misura sia di studenti che professionisti, oltre che apprezzato anche dalla rappresentanza studentesca della Scuola di Giurisprudenza di cui Vox BoVis si è fatto portavoce: "CollectIUS finalmente dà il lustro che merita alla nostra sede trevigiana, spesso in secondo piano nell'economia dell'ateneo patavino. Il lavoro svolto infatti dal professor Moro con i suoi allievi è un qualcosa di cui andare molto fieri in avvenire, perchè siamo certi che questa piattaforma avrà un futuro più che roseo, sopratutto grazie alla collaborazione di tutti noi studenti".

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