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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Mamma in coma dopo il parto, indagate due anestesiste: "Venti minuti senza ossigeno"

La tragedia risale al 28 aprile del 2016. Da allora, una giovane donna di 35 anni si trova in uno stato vegetativo permanente. Le sarebbe stata praticata una tracheostomia troppo tardi

Era il 28 aprile del 2016, quando una giovane mamma padovana, tra pochi giorni 35enne, ha messo al mondo il suo bambino in una sala parto dell'ospedale di Padova. La gioia più grande, però, le è stata negata per sempre, probabilmente a causa di un errore medico, che ora la costringe ad uno stato vegetativo permanente. Il suo piccolo sta bene, ma lei non potrà stargli accanto e crescerlo. Non potrà perché ora vive in una struttura di cura, attaccata ad un respiratore. 

INDAGATE DUE ANESTESISTE. Due anestesiste dell'Azienda ospedaliera di Padova, di 56 e 61 anni, sono state iscritte - come riportano i quotidiani locali - nel registro degli indagati per cooperazione in responsabilità colposa per lesioni personali in ambito sanitario. Secondo il pubblico ministero Francesco Tonon, che si appresta a concludere le indagini, sarebbero responsabili di quanto accaduto alla giovane madre.

IL PARTO. L'inchiesta è stata aperta su esposto presentato dagli avvocati Paolo Mele e Guido Simonetti, che rappresentano il marito e il papà della donna. Il consulente incaricato dal pm, il professor Carlo Moreschi di Udine, avrebbe rilevato un errore fatale nell'operato delle due dottoresse. Quel tragico giorno, infattu, la mamma, già ricoverata da qualche giorno, avrebbe avuto una crisi respiratoria. Le due anestetiste avrebbero deciso di farla partorire, applicandole una maschera dell'ossigeno, senza però praticare una tracheostomia.

UN "ERRORE MEDICO". Il piccolo è stato fatto nascere con un cesareo, ma il taglio della trachea per permettere alla sua mamma di respirare sarebbe stato effettuato solo a parto avvenuto, dopo 20 minuti in stato di ipossia. Secondo il consulente incaricato dalla procura, le due dottoresse sarebbero intervenute troppo tardi, quando sarebbe bastato praticare il taglio con l'apposito kit o, in sua assenza, anche con un ago grosso. 

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