Commemorazione del questore Palatucci, riconosciuto come Giusto tra le Nazioni
Deportato nel campo di concentramento di Dachau a 36 anni, ha ricevuto diversi riconoscimenti per aver salvato molte famiglie ebree
Una corona di alloro è stata deposta sulla lapide che ricorda Giovanni Palatucci, questore reggente di Fiume deportato nel campo di concentramento di Dachau.
La commemorazione
Nella mattinata di giovedì 10 febbraio la polizia ha commemorato Palatucci, da cui deriva il nome della piazza di fronte la questura. Palatucci a soli 36 anni è stato deportato e nel 1995 l’allora Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro gli ha conferito la medaglia d’oro al merito civile. È stato riconosciuto come Giusto tra le Nazioni per aver salvato dal genocidio moltissime famiglie ebree italiane e croate. Dopo il “silenzio” intonato dal trombettiere, il questore Antonio Sbordone e il prefetto Raffaele Grassi hanno posato una corona d’alloro e don Vittorio Pistore ha guidato un breve momento di preghiera per Giovanni Palatucci proclamato “Servo di Dio” da Papa Giovanni Paolo II che, in occasione della cerimonia ecumenica giubilare del 7 maggio 2000 lo ha annoverato tra i martiri del ventesimo secolo.