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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

L'ex Commissione Stranieri contro Babele: "L’integrazione con i fatti, non con i convegni"

L'organo cancellato dal sindaco Massimo Bitonci, si fa sentire con l'associazione Padovani del Mondo e critica, nel giorno della sua inaugurazione, il festival di Sgarbi

"I musulmani sono persone in carne ed ossa che rendono ricca la comunità di Padova, con il loro lavoro e le loro iniziative: non possono, non possiamo essere ridotti a materia di studio, di convegni astratti, di sole chiacchiere, noi ci alziamo ogni mattina e lavoriamo a Padova, viviamo a Padova". L’ex commissione Stranieri, cancellata dal sindaco leghista Massimo Bitonci, si fa sentire con l’associazione Padovani del Mondo e critica, nel giorno della sua inaugurazione, la Babele di Vittorio Sgarbi, il festival letterario che si terrà in città dal 18 al 23 ottobre.

"LA BATTAGLIA DI BITONCI CONTRO DI NOI". "Siamo 33mila cittadini immigrati da tutto il mondo, e che qui a Padova lavoriamo da anni, pagando le tasse - dichiara l'associazione - da due anni e mezzo il sindaco di questa città porta avanti una vera e propria battaglia contro di noi: ci vuole rendere la vita impossibile, i nostri bambini non trovano più i mediatori culturali, tagliati dal Comune, e sono isolati in classe, ma nessun bambino può essere lasciato solo; l’accesso ad alcuni servizi - compresi gli asili - è legato ad assurde anzianità di residenza; le pratiche per la cittadinanza duravano un paio di settimane ed ora sforano i sei mesi. Nel mirino della Lega sono finite spesso la cultura araba e le tradizioni culinarie, su tutte il kebab". 

L'EX COMMISSIONE STRANIERI. "Nel 2011 abbiamo eletto una commissione per la rappresentanza degli stranieri a Padova - continua - ma il sindaco ha deciso che questa commissione non abbia più 'cittadinanza' e il consiglio comunale ne ha votato la cancellazione. La Commissione era uno strumento straordinario di integrazione e democrazia, univa diritti e doveri, creava un dialogo tra comunità straniere e padovani, era molto più efficace e costava sicuramente molto molto meno della Babele di Sgarbi: costruire il futuro della città con le comunità straniere è una garanzia per tutti contro ogni fondamentalismo".

L'ATTACCO A BABELE. "L’integrazione passa per i fatti e non per una Babele di parole. Con Babele ora si faranno tanti discorsi, interverranno autorevoli relatori, ma si corre il rischio che restino solo parole, tante parole. In realtà, più delle parole, servono strumenti concreti di integrazione, percorsi culturali, sociali ed economici, un insieme di diritti e doveri. Serve una politica di fatti - conclude l'associazione Padovani del mondo - e non di convegni". 

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