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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

‘Commusications’, una start up padovana a Londra

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PadovaOggi

Da Padova a Londra, andata e ritorno, sulle ali della musica. Non una nuova rotta aerea, ma Commusications (www.commusications.org), una start up fondata da un padovano, Alessandro Lotto, e basata nella capitale inglese. Il core business? Il Sound branding, l'insieme di tutte quelle attività rivolte a migliorare attraverso il suono o la musica la percezione e quindi la notorietà del brand. Una tecnica di marketing utilizzata da tutti i grandi marchi, in particolare nel mondo anglosassone, ma accessibile anche ai player minori, di grande efficacia per la sua capacità di rinforzare la memoria del target sui servizi e i beni forniti. La sua capitale è proprio Londra, dove il suono nelle sue varie espressioni ha trovato le forme più diverse ed attuali per dispiegare tutta la sua potenzialità. Il network di specialisti del settore crea la cultura e la giusta atmosfera per generare la migliore 'conversazione strategica' e grandi idee di audiobranding.

Ma Londra è anche il luogo dove opera I2I (https://www.i2i.london/), 'Italian to Italian', una venture capital company che mette a disposizione un fondo di 4 milioni di euro per finanziare start up dirette da imprenditori italiani che vogliono entrare nel mercato inglese. Ma che ha rappresentato per Lotto non una fonte di finanziamento, quanto una vera e propria 'testa di ponte' per entrare dalla porta principale nel network giusto del business inglese

Un altro cervello che emigra portando i nostri skills all'estero o un italiano che desidera importare in Italia le competenze nate e cresciute nel creativo e stimolante ambiente londinese? "Non mi pongo limiti - risponde Lotto - Voglio offrire alle nostre aziende, che godono di una enorme popolarità nel mondo, ma hanno una identità sonora ancora molto povera, la ricchezza dell'audiobranding inglese. Ma desidero anche far conoscere il genio creativo tutto italiano oltre la Manica, offrendo al marketing musicale inglese i nostri tecnici e la nostra ricchezza culturale". "Sebbene Londra e l'UK esercitino un certo appeal ed è lì che sto ottenendo la seconda laurea (un master in business administration presso la Henley Business School) - continua - sono comunque determinato a rimanere in Italia, dove nella mia attività principale, quella di temporary executive manager, cerco di contaminare il più possibile il tessuto industriale e di impresa del territorio padovano con delle ragionevoli dosi di 'London Mood'"

L'audio branding è ancora troppo poco conosciuto in Italia, dove l'approccio è più amatoriale che professionale. "Un vero peccato, perché dove viene utilizzato con consapevolezza e competenza, il suono amplifica l'efficacia di qualsiasi tipo comunicazione - continua Lotto - Cosa molto importante se la comunicazione è finalizzata alla promozione di un marchio". Il marchio, si badi bene, e non il prodotto. Sì, perché in questi ultimi anni è in atto una rivoluzione copernicana nel mondo del marketing: per vendere non si promuove più il prodotto raccontando le sua qualità, ma il marchio. E per attirare il 'cliente' si punta al coinvolgimento emotivo, all'identificazione, alla condivisione dei valori del brand. Insomma, si vuole colpire là dove la testa, la razionalità gioca un ruolo meno importante. Si punta al cuore, alla 'pancia'. E allora, cosa c'è di meglio della musica per 'raccontare' il proprio marchio? "La musica è una vera e propria passione per un incredibile numero di persone e ha un'incredibile capacità attrattiva ed evocativa, - continua Lotto - Richiama alla memoria messaggi, esperienze ed emozioni. Non solo: ha già un suo pubblico, vastissimo, che può trasformarsi con poco sforzo nello spazio ideale dove può muoversi il marketing.

Ma come fa la musica a 'funzionare' così bene? "La potenza del suono dal punto di vista comunicativo deriva dal fatto che questo agisce su di noi a livello subliminale, in quanto l'udito è il primo senso che si è sviluppato nel feto, dopo soli tre mesi dal suo concepimento - conclude Lotto - Alla capacità di ascolto si è accompagnata la nascita del senso del ritmo e della melodia, derivato dal battito del cuore della madre e dalla sua voce. Di qui la nostra ricettività nei confronti della musica e del suono".

Le declinazioni del Sound branding sono moltissime, dal logo sonoro alla partnership più o meno diretta con il mondo della musica, dal jingle che accompagna la pubblicità a tutto l'articolato mondo del sound user experience, come l'hold on music, la business radio, il sound storytelling, la sonorizzazione di eventi e delle presentazioni business. E qui stiamo sul classico. Ma, mano a mano che la tecnologia e gli strumenti e le modalità di comunicazione si evolvono, così come si evolvono le modalità di fruizione del suono da parte di un'audience sempre più vasta (e esigente!), aumentano anche le sue possibili applicazioni, il cui limite sta solo nella mancanza di fantasia!

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