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Cronaca Legnaro / Via Roma

Corte Benedettina di Legnaro, è il grande giorno della consegna a Università e Comune

In programma giovedì 6 settembre: verrà concessa per trent’anni in comodato gratuito. Forcolin: “Una storica operazione di valorizzazione immobiliare”

Passaggio di testimone. La Regione Veneto consegnerà giovedì 6 settembre la corte benedettina di Legnaro all’Università di Padova e all’amministrazione del comune legnarese, in comodato gratuito, per 30 anni. 

La consegna

Sarà il vicepresidente - con delega al patrimonio - Gianluca Forcolin a consegnare simbolicamente alle ore 10 le chiavi dell’immobile quattrocentesco al delegato del Rettore e al rappresentante dell’amministrazione legnarese. Lo stesso Forcolin sottolinea: “Diventa operativa un’operazione importante di valorizzazione del patrimonio culturale regionale, di rilevanza strategica e grande impatto per il territorio, frutto di un’intesa tra più amministrazioni pubbliche,  e suffragata dal nulla osta della Soprintendenza. L’immobile di grande pregio, non più funzionale alle esigenze e alle attività di Veneto Agricoltura (ora Agenzia veneta per lo sviluppo del settore primario), viene ora destinato ad attività sperimentali di livello universitario, nonché per progetti e attività in ambito sociale, in grado di ospitare attività e servizi importante per la comunità locale e di promuovere l’integrazione tra ricerca, cultura, economia e attività sociali. In soli sei mesi la Regione è passata dalle parole ai fatti”.

I progetti

La concessione all’ateneo patavino, che a Legnaro ha già le facoltà di Agricoltura, Veterinaria e Scienze forestali e un campus universitario, e al Comune locale, che intende realizzarvi una sede di medicina integrata per l’area del Piovese, consente di dare attuazione ad un ambizioso programma di riuso e riqualificazione dello storico edificio. L’affidamento gratuito in comodato d’uso prevede verifiche sugli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, a carico degli utilizzatori così come gli oneri fiscali, il diritto di recesso anticipato, una riserva di 8 giornate gratuite per la Regione del Veneto e i suoi enti strumentali, l’obbligo di mantenimento della destinazione d’uso e divieto di sub-concessione. Il trasferimento della Corte benedettina era stato formalizzato con la firma del protocollo di intesa il 6 aprile scorso, a palazzo Balbi, tra il presidente della regione Luca Zaia, il rettore dell’università padovana Rosario Rizzuto, il sindaco di Legnaro Giovanni Bettini e il direttore dell’agenzia veneta per il settore primario Alberto Negro, alla presenza del vicepresidente Forcolin e l’assessore regionale all’agricoltura Giuseppe Pan, mentre il 6 luglio scorso la Giunta regionale ha approvato le linee di indirizzo per il comodato trentennale.

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