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Cronaca Conselve

Aveva evitato l'arresto scappando in Spagna: catturato al suo rientro a Conselve

I carabinieri hanno notificato un'ordinanza di custodia cautelare ad un marocchino di 45 anni che nel corso della sua carriera criminale in concorso con un connazionale aveva messo in piedi una fitta rete di spaccio

I carabinieri di Abano Terme venerdì 30 settembre hanno arrestato un marocchino di 45 anni residente a Conselve su ordinanza di custodia cautelare emessa dalla procura di Padova. Si tratta di un "pesce" di medio spessore sul fronte dello spaccio di stupefacenti, che in un primo blitz era riuscito ad evitare l'arresto. 

I fatti

L'indagato a maggio dello scorso anno era stato colpito dal provvedimento restrittivo, che si era reso necessario a seguito di un'indagine che aveva portato alla luce un'importante attività di spaccio di sostanze stupefacenti in tutta la bassa padovana. Secondo l'accusa il nordafricano, in concorso con un connazionale, si era reso responsabile di attività di spaccio, compiuta in modo continuativo e seriale, nel periodo compreso tra il novembre del 2020 e il febbraio dello scorso anno a Conselve, Monselice, Tribano e San Pietro Viminario. 

Le indagini

Nel corso dell'attività investigativa i carabinieri hanno accertato 400 cessioni di sostanze stupefacenti di cocaina, marijuana, hashish per un valore complessivo di 22mila euro. Nel giugno dello scorso anno i carabinieri di Abano erano riusciti ad arrestare il suo complice, mentre il quarantacinquenne di Conselve era riuscito ad evitare le manette e a far perdere le proprie tracce fuggendo in Spagna in auto. Ora che anche il secondo straniero è stato catturato, è emerso che per oltre un anno era rimasto isolato nella città di Tarifa, regno del kitesurf e meta prediletta di tutti gli amanti dello sport sull'acqua. Una volta che i soldi sono venuti a mancare, però, il cittadino nordafricano residente a Conselve ha deciso di rientrare in Italia e raggiungere la moglie e i figli. Non sapeva, però, che ogni sua mossa era attentamente monitorata dai carabinieri che il 30 settembre l'hanno raggiunto al suo domicilio e gli hanno presentato il conto. Ora il quarantacinquenne si trova al carcere Due Palazzi di Padova a disposizione dell'autorità giudiziaria. 

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