RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

Questa  proposta di riforma arriva in fretta, senza alcuno studio di riferimento, senza un'analisi o dei dati che consentano di capire quali saranno le ricadute.
La Regione solo tre anni fa aveva approvato un Pano Socio sanitario che non è ancora stato attuato. Per l'Ospedale di Camposampiero prevedeva un Centro Operativo Traumatologico di valenza regionale, non ancora attuato; per il territorio si parlava di due ospedali di comunità (a Camposampiero e a Cittadella presso le Case di riposo) e di Medicine di gruppo integrate, cioè i medici uniti a disposizione dalle 8.00 alle 20.00 per il cittadino.
Tutto ciò non si è ancora realizzato. Queste previsioni però devono assolutamente essere ribadite. Preoccupa inoltre il fatto che le dimensioni provinciali si allontanano da quei numeri ideali di 200/300.000 abitanti che sono unanimemente riconosciuti adatti a mantenere una relazione corretta con il territorio. Nel nostro territorio si è data la delega ai sevizi sociali all'ulss, così da realizzare dei servizi coordinati in tutto il territorio, lavorando strettamente con il privato sociale (associazioni, cooperative...). Che fine farà tutto questo?
Ma soprattutto quale sarà il ruolo dei sindaci, diretti rappresentanti dei cittadini, visto che la Conferenza dei sindaci viene a perdere il suo ruolo e sarà sostituita da un Esecutivo di tre soli sindaci in tutta la Provincia!!  L'invito alla Regione è dunque quello di fermare i motori, avviare un'analisi più approfondita e cercare di non gettare il bambino con l'acqua sporca, cioè un modello che funziona a fronte di obiettivi non chiari e documentati.

VOGLIAMO CHE L'INTEGRITA' DELLA NOSTRA ULSS SIA MANTENUTA.

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