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Cronaca Piazze / Via VIII Febbraio, 8

Consiglio comunale, è subito bagarre in aula. Bitonci: "Ho sporto denuncia ai carabinieri"

Diverse le mozioni discusse. Una cinquantina di cittadini padovani sono rimasti all'esterno dell'aula scandendo slogan. Il sindaco Giordani: "il consiglio umiliato"

Primo consiglio comunale nella cornice classica dell’aula di Palazzo Moroni mercoledì sera e subito bagarre. La discussione è iniziata con l’ex sindaco Massimo Bitonci che ha chiesto di sospendere il consiglio per la questione degli spazi, con una cinquantina di cittadini rimasti all’esterno.

LA MANIFESTAZIONE. Il presidente del consiglio comunale Giovanni Tagliavini ha spiegato: “Servivano tempi ragionati per immaginare di spostare altrove l’assemblea. La richiesta formulata non può essere presa in considerazione, dalle prossime sedute provvederemo a risolvere il problema”.

SCONTRI. Poco dopo l’ex sindaco è intervenuto sulla questione degli scontri di piazza avvenuti lunedì 17 luglio tra i centri sociali e la polizia: “Lei signor sindaco sapeva che questi gruppi si sarebbero mossi in maniera violenta? Ha convocato il comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica che è nelle sue facoltà? Magari si possono configurare reati di favoreggiamento?".

IL SINDACO. Giordani ha ribattuto: “Come lei saprà, lunedì 17 mi sono espresso più volte sui fatti, condannando l’accaduto, il giorno dopo insieme a Lorenzoni ho nuovamente condannato l'accaduto e poi l'abbiamo fatto con tutta la giunta. Risponderò in maniera scritta all’interrogazione. Detto questo, non sono abituato alle logiche politiche, penso che i padovani siano stanchi di questi toni, per cui bisogna riportare la nostra comunità a livelli più tranquilli. Vorrei che cambiassimo tutti stile. Il 2 agosto inaugureremo la caserma all’Arcella, la invito a venire insiema a me".

ALL'ESTERNO. I lavori si sono bloccati quando una cinquantina di persone all'esterno della sala dove era in corso il Consiglio comunale hanno scandito slogan a favore dell'ex sindaco. Bitonci è uscito ed è andato a parlare con i presenti, circa una cinquantina che l'hanno accolto con applausi e slogan: "Stamattina sono andato dai carabinieri a denunciare quanto accaduto due lunedì fa nelle piazze con consiglieri comunali alla manifestazione violenta che si è conclusa con cinque agenti feriti".

LA REPLICA. Il sindaco Sergio Giordani è intervenuto su quando accaduto: "Sono davvero desolato e intristito per come il Consiglio Comunale di Padova sia stato stasera umiliato con tifo da stadio, urla e confusione varia da parte di supporter della minoranza che hanno reso difficile ai consiglieri svolgere il loro compito, ovvero rappresentare i padovani che li hanno votati democraticamente per fare il bene della città. Tutto questo è accaduto nonostante io per primo all’inizio del Consiglio abbia chiesto a tutti di rispettare questa sede istituzionale tendendo la mano all’opposizione e al consigliere Bitonci. Si è ecceduto in ogni senso. Voglio però tranquillizzare i padovani. Non consentirò mai che queste provocazioni, questi toni, queste urla siano raccolte. Con me e con noi si cambia del tutto lo stile: ci sarà solo dialogo e pacatezza. Padova deve dimenticare del tutto quello che ci siamo lasciati alle spalle. Trovo sorprendente che il leader dell'opposizione non si dissoci da quello che è successo. Ma forse non ha ancora capito che è proprio da queste inaccettabili strumentalizzazioni e propaganda continua che i padovani sono fuggiti, esprimendosi col voto. Continueremo a lavorare per il bene della città con serenità e con il linguaggio dei fatti e non certo con l’aggressività e i modi così scomposti visti oggi in aula e dentro la casa municipale".

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