Contratti romeni autotrasportatori di Padova. Sel interroga i ministri

Un’interrogazione urgente al ministro del Lavoro Poletti e dei Trasporti Lupi è stata depositata giovedì dal deputato veneto di Sinistra ecologià e libertà Alessandro Zan in merito alla situazione di un migliaio di autotrasportatori padovani, che, "pur essendo impiegati nel solo territorio nazionale, sarebbero assunti da note agenzie interinali con normativa romena e con conseguente diminuzione del salario di oltre 400 euro rispetto ai colleghi assunti con i contratti italiani".

CONTRATTI ROMENI. “Ciò che appare sconcertante - spiega Zan - è che tale operazione, apparentemente consentita dalle norme europee in materia, comporta il mancato versamento dei contributi previdenziali nelle casse dello Stato, con conseguente perdita, per la sola città di Padova, di oltre 1 milione di euro di contributi. Infatti - prosegue il parlamentare di Sel - gli autotrasportatori vengono inquadrati dalle agenzie, come hanno denunciato le sigle sindacali, all’interno del sistema lavorativo rumeno, che prevede meno contributi e meno tasse rispetto a quello italiano. In Romania, peraltro, un’azienda per ogni lavoratore paga al massimo 300 euro di contributi, quando nel nostro paese questi, sommati alle imposte, superano spesso i 1.200 euro”.

INTERROGAZIONE. Zan ha chiesto ai ministri di fare luce sull’intera vicenda, per accertare la legalità e la legittimità dell’operazione, e ha domandato se una situazione analoga a quella padovana sia già stata denunciata in altre province d’Italia. “Ho chiesto inoltre - conclude Alessandro Zan - quali azioni e iniziative i ministri intendano porre in atto con urgenza per arginare il fenomeno, che rischia di espandersi esponenzialmente su tutto il territorio nazionale, con gravi perdite per le casse dello Stato e la seria messa a rischio dei diritti degli stessi lavoratori della categoria, spesso costretti dall’attuale crisi ad accettare condizioni di lavoro vessatorie e del tutto intollerabili”.